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Parigi: vivere e studiare in una delle più grandi capitali europee

Romantica, creativa, elegante. Questi e molti altri sono gli aggettivi che raccontano la città di Parigi, vera e propria culla d’arte. Musei dal prestigio internazionale come il Louvre e il Museo D’Orsay sono affiancati da splendidi teatri, cinema e università note in tutto il mondo come la Sorbonne. Questo panorama culturale ricco di novità e stimoli attrae ogni anno un grandissimo numero di ragazzi. Che desiderano studiare in Francia, nelle 83 università pubbliche. Nello specifico alla Sorbonne o all’Ecole Normale, fiori all’occhiello dell’istruzione parigina.

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Il programma formativo delle università francesi è molto approfondito e di alto livello. Non a caso molti studenti delle università italiane scelgono come meta di Erasmus la città di Parigi. Un’opportunità unica di poter approfondire la lingua e sperimentare le proprie conoscenze nelle università  più note e importanti d’Europa.

Vi raccontiamo l’esperienza di Giulia, una storia ricca di spunti e consigli utili per studiare a Parigi!

Le differenze tra studiare in Italia e in Francia

Il sistema universitario francese differisce da quello italiano in molti aspetti ed è complesso da spiegare in poche parole. Qualche esempio. Gli esami orali, molto diffusi in Italia, in Francia praticamente non esistono. Ad eccezione di presentazioni orali, la cui preparazione è molto diversa da quello di un “classico” esame italiano. Per ogni esame c’è solo una data, non si può scegliere fra vari appelli. O la va o la spacca. In ogni caso, se non si raggiunge la sufficienza a un esame, non bisogna ridarlo per forza.
Perché se la media del semestre è superiore alla sufficienza si passa comunque il semestre. Un’altra differenza sostanziale è che in Francia si è obbligati a sostenere tutti gli esami del semestre per passare al successivo e bisogna passare entrambi i semestri per essere ammessi all’anno accademico seguente. Generalmente, ogni corso si compone di 12 lezioni da 2 ore, una a settimana, per un totale di 24h a semestre. La tredicesima settimana si svolge l’esame. Ogni semestre ha un numero variabile di corsi, personalmente ne ho sempre avuto 12-13 all’anno.

Lo scopo dell’università francese non è di trasmettere determinate conoscenze allo studente, ma di spingerlo a riflettere e a sviluppare la sua capacità critica e analitica. In poche parole, che sia capace di analizzare e comprendere un testo anche senza averlo mai letto prima e di produrre un pensiero originale al riguardo.

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Trovare casa: hai qualche consiglio utile? Quanto costa una stanza a Parigi?

A Parigi non sei tu che scegli la casa, è la casa che sceglie te. Trovare un appartamento a Parigi è abbastanza complicato. Normalmente bisogna avere un garante (un genitore, un parente) francese che paghi in caso di mancato versamento dell’affitto. La concorrenza è fortissima (spesso quando si visita un appartamento possono esserci altre 10 persone interessate). Spesso ci si ritrova a valutare la possibilità di andare a vivere in uno “studio” di 10mq al settimo piano e senza ascensore a 600€ al mese (o anche di più). Nonostante ciò, non bisogna abbattersi. Con un pizzico di fortuna e di determinazione si può trovare casa, cercando anche nei vari gruppi face book di studenti a Parigi o, soprattutto, col passaparola.

È difficile, ma non impossibile, trovare una stanza a Parigi a meno di 500€ mensili. A meno che non si condivida la stanza con un’altra persona o si scelga di vivere un po’ più lontano dal centro, facilmente raggiungibile grazie all’estesa linea metro-ferroviaria dell’Ile de France. Se si ha un contratto regolare, è possibile richiedere un APL (Aide Personnalisée au Logement, aiuto personalizzato per l’alloggio), cioè un contributo che varia secondo i casi. Normalmente si aggira intorno ai 100-150€ mitiga gli alti affitti.

Come conciliare studio e lavoro all’estero

Non ho mai lavorato e studiato contemporaneamente, quando studiavo avevo una borsa di studio dell’università (prima italiana e poi francese). In ogni caso, esistono contratti lavorativi agevolati per studenti che tengono in considerazione le esigenze universitarie e permettono di organizzare gli orari di lavori in funzione di quelli delle lezioni.

I tuoi luoghi preferiti per studiare?

La biblioteca universitaria, le biblioteche della città o semplicemente uno dei tanti caffè parigini. La maggior parte degli studenti studia fuori casa ed è sorprendente vedere, di domenica, file chilometriche di studenti che cercano di entrare nell’unica biblioteca parigina aperta, molti dei quali abbandonano l’impresa per rifugiarsi nelle caffetterie della zona.

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