Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: un triste fenomeno che continua a insanguinare il nostro Paese. Centoquattro donne sono state uccise dall’inizio dell’anno in Italia, fino al 20 novembre scorso. Da Guglielmina, soffocata dal marito il 6 gennaio, a Vera, accoltellata a morte dall’ex soltanto quattro giorni fa. Centroquattro su un totale di 273 omicidi commessi in Italia, una nazione dove si muore soprattutto fra le mura domestiche. Sono 88 i femminicidi avvenuti in ambito affettivo o familiare. Di questi, 52 hanno visto come carnefice il partner o l’ex marito o compagno. I numeri sono quelli diffusi dal Viminale.
Violenza, un fenomeno che si consuma fra le mura domestiche
Di queste 104 vittime, 35 avevano più di 64 anni, la maggior parte di loro, secondo i dati Eures. Le morti, nello stesso periodo dell’anno scorso, sono state 109. Un lieve calo che non cambia i fatti: le donne continuano ad essere uccise nei palazzi della Roma bene o carbonizzate all’interno di auto in provincia. Solo nell’ultima settimana, 14-20 novembre, gli omicidi in Italia sono stati dieci. Sette vittime erano donne, due sono state uccise dal partner o dall’ex. La maggior parte di loro è stata uccisa con coltelli, almeno 37 su 104. Altre 23 con armi da fuoco.
E poi ci sono i femminicidi a mani nude; sono 24 le donne uccise con questa modalità mentre otto sono morte per percosse. Le ultime tre modalità sono in aumento rispetto allo scorso anno. Secondo i dati Istat, nel 2021 le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono state 139: 39 uomini e 100 donne. Di queste, il 58,8% è sempre vittima di un partner o di un ex. A livello mondiale, secondo l’Onu, ogni ora più di cinque donne e ragazze hanno trovato la morte in famiglia. Questo corrisponde a un femminicidio ogni dodici minuti.
Numeri allarmanti
Un problema che non riguarda solo l’Italia: sono state 45mila nel mondo le vittime che hanno perso la vita per mano di mariti, fidanzati o altri parenti, come ha riportato il Guardian. Numeri “allarmanti” anche se il dato potrebbe essere ancora più alto. Almeno quattro morti su dieci, nel 2021, non sono state conteggiate nei femminicidi per insufficienza di dati. Nonostante anche in Italia le morti avvengano soprattutto all’interno della famiglia, nel Centro Italia oltre una vittima su quattro è stata uccisa nell’ambito della criminalità comune, come riportato da Eures.