Dalla Magna Grecia, a cui il celebre stilista italiano si ispirava, alla serie televisiva dedicata alla sua storia. Gianni Versace, con la sua tragica fine, è entrato nella leggenda. Solo lui ha interpretato il lusso Made in Italy, come nessun altro.
La storia del marchio Versace
La storia del marchio Versace inizia nel 1972, quando Gianni lascia la sartoria della madre in Calabria per trasferirsi a Milano per disegnare, come freelance designer, una collezione per la ditta di confezioni “Florentine Flowers”. Il pronto moda ebbe un grande successo, e il giovane stilista decide di rimanere a Milano. Trova collaborazioni con Callaghan, Complice e Genny.
Prende corpo allora, l’idea di creare una griffe “Gianni Versace” e nasce così nel 1978 la prima collezione dello stilista. Forte dell’esperienza familiare apre la prima boutique, fondando l’azienda che avrebbe portato le sapienti mani di un sarto calabrese, alle vette dell’eccellenza italiana.
La Magna Grecia dentro il suo stile
Con la scelta di Medusa, mito greco, come logo, Gianni sembra voler sottolineare la classicità della sua moda. Mette l’accento sulle sue origini. La Calabria, con i suoi bronzi di Riace, sembrano incarnare la perfezione tanto ricercata, ereditata e raggiunta da questo stilista che come pochi rappresenta uno stile regale, quasi divino. “Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d’Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, dove ho cominciato a respirare l’arte della Magna Grecia”. (Gianni Versace)
Le campagne pubblicitarie con i migliori fotografi del mondo
Se avete dubbi sulla ricerca della perfezione, ponete l’attenzione sulle campagne pubblicitarie che, sin dagli anni ’80, sono state prodotte per Versace. Fotografi e modelle che naturalmente sono diventati dei miti: Linda Evangelista, Naomi Campbell, Claudia Shiffer, Cindy Crowford, Carla Bruni. Sono solo alcune delle più famose modelle hanno sfilato per lui.
Ha usato celebri fotografi Richard Avedon, Bruce Weber, Herb Ritts. Insomma ha saputo trasformare le collaborazioni in veri e propri sodalizi artistici, come quella con Madonna che scelse come testimonial in tre campagne pubblicitarie. Elton John e Lady D. sono altre preziose amicizie che lo stilista ha avuto accanto nella vita, testimonial non solo delle sue creazioni ma vicini per affinità elettive.
Versace: le collezioni
Dopo la scomparsa di Gianni, il marchio è diventato semplicemente “Versace”, la Medusa è stata alleggerita e stilizzata ma l’impronta lasciata dal fondatore è ormai impressa. L’eredità raccolta dal fratello Santo, dalla sorella Donatella e dalla nipote Allegra è stata portata avanti traendo ispirazione dalle proprie radici. Nuove linee si sono aggiunte e oggi l’azienda distribuisce quattro principali marchi: Atelier Versace, Versace Home Collection, Versus e Versace Jeans Couture.
Quest’ultima ha sostituito Versus, nella linea di abbigliamento dedicata ad un pubblico più giovane inizialmente affidata a Donatella. Si aggiunge già dagli anni ’90 la produzione di fragranze, orologi (prodotti in Svizzera dalla Timex) gioielleria e occhiali.
Versace, veste i resort, le SPA e gli alberghi extralusso
L’azienda si è estesa anche nel settore alberghiero con il marchio Palazzo Versace luxury hotel. I disegni del noto marchio italiano, arricchiscono, nel settore dell’interior design, alberghi nella Gold Coast in Australia e a Dubai, dove è stato recentemente inaugurato un hotel del marchio.
Jennifer Lopez la regina delle star
Chi non ricorda Jennifer Lopez con l’iconico e favoloso “Jungle dress”? J.Lo mandò in visibilio milioni di persone. Nel 2000, in occasione dei Grammy, gli Oscar della musica, Jennifer Indossò un abito di chiffon della nostra griffe: The Jungle Dress, appunto. Il giorno dopo milioni di utenti cercano sul web le immagini del vestito, creando un vero e proprio buzz e sugggerendo addirittura a Google l’invenzione di Google Images! Quest’anno, Donatella Versace, direttore creativo, ha deciso di far reindossare (19 anni dopo) lo stesso abito a Jennifer Lopez in occasione della chiusura della sfilata Primavera/Estate 2020.
Un altro trionfale successo. Vuoi la nuova reinterpretazione dell’abito dato dalla stilista, vuoi la splendida performance della cantante latina, il mondo della moda è stato di nuovo scosso da un brivido di passione.
Dietro le quinte del “Jungle Dress”
Il giorno dopo la passerella, The Jungle Dress ha generato sulle piattaforme media introiti registrati a 9,4 milioni di dollari.
La sua nail art è firmata Versace
L’amore della cantante attrice latino americana, per la casa di moda italiana, è testimoniata anche in una foto recente, pubblicata dal profilo Istagram, del famoso nail artist di Los Angeles Tom Bachick in cui mostra una spendida nail art firmata Versace. Cristalli preziosi per una manicura griffata che Jen ha sfoggiato a Capodanno.
La vita e la morte a Miami
Gianni Versace viveva a Miami, quando viene assassinato. Nella sua spendida villa Casa Casuarina, affacciata sull’oceano comprata e ristrutturata dallo stesso stilista, vide l’ultimo suo giorno di vita. Gianni era sentimentalmente legato allo stilista ed ex modello Antonio D’amico.
Erano a Miami Beach, dove trascorrevano molto tempo durante i periodi di vacanza, quando la mattina del 15 Luglio 1997, Andrew Cunanan, un serial killer ricercato da tempo dalla polizia americana, gli spara due colpi di pistola sui gradini della sua villa. Versace morirà poco dopo all’ospedale e il movente dell’omicidio rimane tutt’ora sconosciuto. Anche le circostanze del suicidio del suo assassino, avvenuto pochi giorni dopo, restano misteriose. Un mistero che ha convinto i produttori della famosa serie tv, American Crime Story a dedicare all’assassinio dello stilista, la seconda stagione della serie trasmessa su Netflix.
Allegra, la sua adorata nipote ed erede
Alla morte dello stilista, subentra come unica erede la nipote Allegra, undici anni ai tempi dei tragici eventi. Allegra Versace Beck è la figlia di Donatella e dell’ex modello Paul Beck, a cui lo zio ha lascia tutta la sua quota di azioni, facendola diventare, di fatto, l’azionista di maggioranza dell’azienda. Allegra, di carattere schivo e riservato soffre non poco per la sua notorietà e il peso di un nome così importante. Non ama stare dietro i riflettori, e dopo un burrascoso rapporto con la madre, ora ha trovato il suo posto all’interno dell’azienda e nella vita.
Allegra la malinconica
In una rara intervista su Repubblica, Natalia Aspesi la definisce ” Allegra la malinconica”. Forse è vero che sia attraversata da una tristezza ereditata come le sue quote azionarie, ma è anche vero che una sensibilità straordinaria è necessaria per creare e per chi è a capo di una delle casa di moda italiane più famose al mondo. Anche se giovane, sicuramente Allegra Versace ha dalla sua parte la grinta e il DNA che una grande famiglia le ha trasmesso. Ed ha tutto il tempo per dimostrarlo.