Vaccino Oxford AstraZeneca - scatola vaccino AstraZeneca multidose

Vaccino Oxford AstraZeneca: richiesta autorizzazione all’EMA

Il vaccino Oxford AstraZeneca è ormai sempre più vicino al rilascio ufficiale. Dopo l’arrivo delle prime dosi del farmaco Moderna in Italia lo scorso 11 gennaio, adesso AstraZeneca ha fatto una richiesta formale all’EMA per l’autorizzazione alla commercializzazione d’urgenza del proprio vaccino (dopo essere già stato approvato in Gran Bretagna). A renderlo noto è la stessa agenzia europea del farmaco con un tweet sul proprio profilo Twitter. Se tutto dovesse procedere senza alcun impedimento, l’autorizzazione del vaccino AstraZeneca potrebbe arrivare già il prossimo 29 gennaio. A questo proposito Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha lanciato un tweet speranzoso in merito: “Una volta che il vaccino riceve un parere scientifico positivo, lavoreremo a tutta velocità per autorizzarne l’uso in Europa”.

Vaccino Oxford AstraZeneca: differenze con Pfizer e Moderna

In Europa sono stati molti a puntare sul vaccino Oxford AstraZeneca, rispetto a quelli di Pfizer e Moderna. Quest’ultimi, essendo vaccini a mRna, hanno infatti bisogno di temperature molto basse per la conservazione (– 80° il primo e -20° il secondo). Ciò rende veramente difficile anche il trasporto e lo stoccaggio. Il vaccino AstraZeneca, essendo un vaccino a vettore virale potrà essere trasportato più facilmente e conservato a temperature più alte (28 gradi per 30 giorni). Per quanto riguarda il prezzo, il vaccino Pfizer costerà (a dose) circa 12 euro, il vaccino Moderna circa 15 euro e AstraZeneca circa 2 euro. Infine, cosa molto importante, a differenza di Moderna e Pfizer/Biontech, per il vaccino Oxford AstraZeneca non servirà il richiamo. Basterà infatti una sola dose per paziente.

Vaccino Oxford AstraZeneca - fiale vaccino anti Covid-19
Foto: © Pixabay.

L’arrivo del “vaccino europeo” nel Vecchio Continente è ormai ad un passo dall’approvazione. Una volta ricevuto il via libera dall’EMA e dall’Ue, in Italia potrebbero arrivare fino a 24 milioni di dosi entro giugno. Nello stesso mese dovrebbe inoltre essere disponibile anche il vaccino italiano Reithera, sviluppato in collaborazione con lo Spallanzani di Roma. In merito a quest’ultimo vaccino, il direttore sanitario dell’istituto romano, Roberto Vaia, ha recentemente dichiarato che con la produzione di 100 milioni di dosi del vaccino ReiThera, l’Italia potrebbe diventare autosufficiente e risolvere ogni problema relativo alla richiesta dei vaccini. In attesa del vaccino nostrano, l’approvazione di quello AstraZeneca è un passo molto importante verso la fine della pandemia da Covid-19. Nonostante la situazione rimanga grave, la speranza di una nuova vita, in cui il coronavirus non faccia più paura, sembra essere sempre più vicina.

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3 commenti su “Vaccino Oxford AstraZeneca: richiesta autorizzazione all’EMA”

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