Vaccini Covid, vietato l’uso di un lotto di Astrazeneca

Vaccini Covid, l’agenzia italiana del farmaco ha vietato l’uso di un lotto di dosi di Astrazeneca. La decisione è maturata in seguito alla segnalazione di alcuni eventi avversi gravi. Fatti accaduti in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi del lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca. Di conseguenza l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale.

L’Aifa si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, agenzia europea del farmaco. Al momento non sembra sussistere alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. L’ Aifa “sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto superiore di sanità”. L’Agenzia del farmaco comunicherà tempestivamente “qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.

Vaccini anti-Covid, vietato l’uso di un lotto di Astrazeneca

La decisione di Aifa “segue le notizie di gravi casi di coaguli di sangue in persone vaccinate con il vaccino anti-Covid-19 di Astrazeneca“. Così si è espressa, in un comunicato, l’Autorità sanitaria danese. Nella nota si aggiunge anche che “al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. “Seguiremo le indicazioni e il parere dell’Ema, che sta monitorando da vicino l’uso dei vaccini nei diversi Paesi”.

Così un portavoce della Commissione europea ha risposto alle domande circa la sospensione della somministrazione del vaccino anglo-svedese in Danimarca. “Uno dei vantaggi dell’autorizzazione centralizzata a livello Ue – ha ricordato il portavoce – è il monitoraggio. Di conseguenza, seguiremo le indicazioni dell’Ema. Nel prendere la decisione, le autorità danesi hanno tenuto a sottolineare che non si tratta di un’esclusione del vaccino dalla campagna. Ma, piuttosto, di una “sospensione” dovuta a “segnalazioni di casi gravi di coaguli di sangue in persone vaccinate con il medicinale AstraZeneca”.