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Un italiano che studia all’estero, intervista a Brando Ravelli

Studiare all’estero è una decisione molto importante, che migliaia di studenti italiani devono affrontare ogni anno. Nonostante non sia una scelta facile, si può spesso rivelare la cosa migliore da fare, abbiamo intervistato un giovane studente di Roma trasferitosi a Malta per studiare al St. Martin’s Institute, un’università che fa parte della University of London!

Ciao Brando, presentati!

Sono Brando Ravelli, nato a Roma il 19 gennaio 1998 e vivo a Malta da quattro anni.  Dopo aver ottenuto il mio diploma in lingue a Roma mi sono trasferito a Malta. Nei primi mesi ho avuto modo di ottenere i certificati di lingua inglese così da poter continuare il mio percorso accademico. 

Brando, tu ti sei trasferito da Roma appositamente per studiare a Malta, al St. Martin’s institute, cosa ti ha convinto a fare questo passo importante?

Sono venuto a conoscenza del St Martin’s institute tramite passaparola, e una volta incontrato il direttore dell’istituto Charles Theuma ed aver vagliato le diverse opzioni ho deciso che il St Martin’s era la scelta giusta per me. Il contatto diretto con i docenti mi ha convinto, nonché la possibilità di accedere alla libreria virtuale disponibile per gli studenti della University of London. 

Cosa ti ha spinto a trasferirti a Malta?

Malta è un paese cosmopolita e con ciò ho subito notato una grande apertura mentale verso diversità di nazionalità, cultura e identità. Inoltre i servizi messi a disposizione dall’amministrazione pubblica sono più che soddisfacenti e (in condizioni normali) l’industria dell’intrattenimento offre molte attività. Il clima mediterraneo e il lifestyle di Malta mi ha fatto sentire vicino a casa e le persone che ho avuto modo di conoscere non mi hanno fatto pentire della mia scelta. 

Cosa ti aspettavi prima di iniziare il percorso di studi? Le aspettative sono state mantenute?

Devo dirmi abbastanza soddisfatto della mia attuale esperienza con il SMI. Lì dove può esserci un problema la comunicazione con il personale è sempre immediata e l’aver partecipato al JAYE Startup Programme durante il mio primo anno al St Martin’s ha fatto sì che potessi mettere in pratica ciò che stavo apprendendo nel mio percorso di studi. La struttura non offre grandi spazi ma ciò aiuta a trovarsi a stretto contatto con gli altri studenti. 

Hai avuto modo di migliorare rapidamente il tuo inglese?

Anche dopo aver ottenuto il certificato C1 in lingua inglese, l’istituto ha offerto lezioni extra agli studenti che non hanno dimestichezza con le terminologie accademiche necessarie a completare gli esami.

In che modo studiare al SMI ha impattato la tua carriera lavorativa?

Il St. Martin’s mi ha aiutato ad accrescere le mie conoscenze sia al livello sociale che dal punto di vista accademico. Anche l’evento annuale dedicato a colloqui di lavoro con aziende leader dell’industria dei servizi finanziari e di consulenza fa sì che potenziali opportunità di lavoro vengano create, e quindi di sviluppare soft-skills mirate a migliorare la comunicazione durante le interviste di lavoro. 

Vorresti tornare in Italia o preferisci continuare la tua permanenza a Malta?

Credo che Malta ha ancora tanto da offrire e con ciò la mia permanenza in questa isola è indefinita. Ho creato amicizie che contano per me e sto portando avanti diversi progetti oltre lo studio. Ciò non toglie che l’Italia è il paese che più amo e che in futuro io non possa tornare, anche solo momentaneamente. 

Cosa consigli a chi ha qualche riserva sul trasferirsi a Malta per studiare?

Io stesso ho avuto il bias che Malta fosse un paese piccolo, limitato in grandezza ed opportunità. MI sono però dovuto ricredere durante la mia permanenza. Le differenze di cultura si sono sensibilmente assottigliate una volta aver avuto un contatto più stretto con i posti e le persone. Malta è definitivamente il posto giusto per affrontare nuove sfide, mettersi concretamente alla prova e scoprire altre culture extra continentali pur restando ad un passo da casa nostra.

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