Lo scorso ottobre, i teatri italiani hanno potuto riaprire col 100% della capienza. Una riapertura che tutti, dalle icone nazionali ai teatri di paese, hanno festeggiato con gioia. E con un po’ di commozione. Al Teatro La Fenice di Venezia, tra i più celebri del mondo, la riapertura ha coinciso col ritorno della lirica.
Teatro La Fenice, il Fidelio scelto per la riapertura
Il Fidelio, l’unico lavoro teatrale realizzato da Ludwig van Beethoven: è questa l’opera scelta per l’apertura della stagione lirica al Teatro La Fenice. La prima, andata in scena sabato 20 novembre, è stata trasmessa in diretta streaming sui siti de la Repubblica, La Stampa e Huffington Post Italia. Un’occasione storica, dal momento che mai prima d’ora una prima del celebre teatro era stata trasmessa online. Un’occasione che, oltre ad avvicinare le persone alla lirica e dunque al teatro, intende festeggiare il ritorno alla normalità. Non solo il teatro ha dato la possibilità a tutti di seguire la premiere del Fidelio: chi ha assistito allo spettacolo di persona è stato accolto da un nuovo allestimento, con la regia di Joan Anton Rechi, scene di Gabriel Insignares, costumi di Sebastian Ellrich e light design di Fabio Barettin.
Dietro e dentro al Fidelio, inoltre, il Teatro La Fenice ha voluto inserire un messaggio. O, meglio, un braccio teso ai bambini e alle donne vittime di violenza. La protagonista dello spettacolo è infatti Ekaterina Bakanova. Ambasciatrice della Cultura Italiana nel Mondo per il Parlamento Europeo in Italia e Direttore Area Cultura Remind, ha dedicato il debutto del Fidelio nei panni di Marzelline ai diritti dell’infanzia. Mentre, la rappresentazione del 25 novembre, sarà dedicata a contrastare la violenza sulle donne. “Ritengo necessario sensibilizzare il mondo della cultura affinché tutti insieme facciamo da eco a queste giornate mondiali, per far sì che finalmente si possa vivere in Paesi più rispettosi dei giovani e delle donne e che le forze dell’ordine e i magistrati abbiano gli strumenti per intervenire prima che succedano delle tragedie” ha commentato. Per poi concludere: “Nel mio cuore ci sono battiti di amore per l’Italia ed è mia intenzione vivere, lavorare e far crescere mia figlia in questo grande Paese“.
Torna il Premio Venezia
Punto di riferimento per i giovani pianisti, il Premio Venezia torna dal 23 al 28 novembre. Riservato ai migliori diplomati del Paese, e dunque ai ragazzi che affrontano per la prima volta la difficile carriera concertistica, negli anni ha incoronato enormi talenti. Al concorso Chopin di Varsavia, quest’anno c’erano due italiani tra i finalisti (i primi nella storia del concorso). Ed è proprio dal Premio Venezia che arrivavano: Alexander Gadjiev ha vinto il concorso indetto dal Teatro La Fenice nel 2013, Leonora Armellini nel 2005.
L’obiettivo del concorso è far conoscere al grande pubblico i neodiplomati più preparati e promettenti, aiutandoli concretamente a muovere i primi passi nella difficile carriera di concertisti. Il primo classificato e i finalisti ricevono borse di studio e premi in denaro per un ammontare di oltre 90.000 euro.
1 commento su “Teatro La Fenice, la lirica riparte da Beethoven”
¡Qué bello!