Perché è importante andare a vedere Snowden
“Snowden” non è un’opera di finzione. Si tratta di una spy story realmente accaduta e in cui ogni persona al mondo è in qualche modo collegata. Si parla di CIA (Central Intelligence Agency) e di NSA (National Security Agency), dunque qual è il collegamento con noi? Qual è il collegamento con l’Italia? Semplice. Quello che Snowden ha fatto è stato di rendere pubblica la più grande cospirazione fatta da uno Stato al resto del mondo. È una trama che include ognuno di noi, nessuno escluso. L’agenzia per la sicurezza nazionale americana ha spiato ogni telefonata, ogni messaggio su social media e ogni e-mail di milioni di persone in tutto il mondo. Dalla persona comune al capo di un governo alleato nessuno era fuori da questa rete di controllo.
I fatti
Era il 5 giugno 2013. Il quotidiano britannico “Guardian” pubblicava il primo articolo su uno dei più grandi scandali dell’epoca moderna. L’ex consulente dell’NSA Edward Snowden portava le prove della più grande operazione di sorveglianza di massa della storia. Tutto il traffico di dati del mondo veniva registrato e analizzato dal Governo americano contravvenendo a ogni legge internazionale. Oltre a questo l’NSA aveva nascosto nelle reti dei paesi alleati dei programmi. Questi programmi avrebbero consentito letteralmente di “staccare la spina” a un paese qualora non si fosse dimostrato fedele agli USA. Snowden è tutt’oggi ricercato dalla giustizia statunitense e vive in Russia come rifugiato politico.
Il film
Scritto e diretto da Oliver Stone, il film racconta la vita di Snowden, una figura eroica che se non fosse reale sembrerebbe un archetipo hollywoodiano. Il regista scava a fondo nella vita del protagonista con ricorrenti flash back. Questi ricordi si intrecciano con il presente: una stanza d’albergo a Hong Kong dove avviene l’incontro con i giornalisti del “Guardian”. I momenti di tensione sono ben dosati e conferiscono al film un ritmo incalzante. È un bel film e in più è reale. Inoltre i coprotagonisti siamo proprio noi.