Separazione gemelle siamesi: l’intervento ad alta complessità al San Gerardo di Monza

L’ospedale San Gerardo di Monza si trova al centro dell’attenzione internazionale per un intervento complesso e delicato di separazione di due gemelle siamesi provenienti dal Senegal, unite dalla testa. Questo raro tipo di gemelli siamesi, noti come “craniopagi”, condividono strutture cerebrali e vascolari, rendendo la separazione non solo una delle operazioni chirurgiche più complesse, ma anche un’impresa che richiede pianificazione e precisione straordinarie per ridurre al minimo i rischi e massimizzare le possibilità di successo.

Separazione gemelle siamesi unite dalla testa, intervento e tecnologie utilizzate

Il team medico ha dedicato mesi di intenso lavoro alla pianificazione dell’intervento, sviluppando sofisticati modelli tridimensionali delle strutture cerebrali e vascolari delle gemelle.

Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, questi modelli 3D hanno permesso ai neurochirurghi di analizzare in dettaglio l’anatomia condivisa, simulando in anticipo ogni singola fase dell’operazione.

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Durante l’intervento, che è durato circa 12 ore, sono state utilizzate tecnologie all’avanguardia, inclusi strumenti di imaging 3D avanzati e tecniche microchirurgiche di alta precisione, per isolare i tessuti e i vasi sanguigni in comune senza danneggiarli.

Considerato un traguardo pionieristico, l’intervento ha richiesto un’accurata organizzazione e l’uso di risorse specialistiche, rese disponibili grazie a una significativa donazione internazionale, che ha contribuito a trasformare questa operazione in una realtà clinica.

Un futuro autonomo

Qualora l’intervento si concluda con successo, le gemelle potranno aspirare a una vita indipendente, con nuove opportunità di recupero fisico e psicologico.

La separazione di gemelli craniopagi è uno degli interventi più complessi nella neurochirurgia e, se portato a termine positivamente, rappresenterebbe un’importante conquista per la chirurgia pediatrica a livello mondiale.

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Questa operazione innovativa, resa possibile grazie all’expertise del team di Monza e al sostegno di istituzioni e donatori, simboleggia i progressi della scienza medica.

Offre, ancora, speranza alle famiglie in simili circostanze in tutto il mondo, rinnovando la fiducia nella capacità della medicina moderna di trasformare vite e migliorare il futuro di tanti pazienti.

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