Arriva la conferma per la proroga smart working. La misura, originariamente introdotta durante la pandemia di Covid e già soggetta a prolungamenti successivi, riguarda esclusivamente il settore privato. L’obiettivo è garantire un adeguato supporto alle famiglie, consentendo ai genitori di conciliare le esigenze lavorative con la cura dei figli.
Proroga smart working, le regole
Le regole rimangono invariate: all’interno del nucleo familiare non deve esserci un genitore inattivo o beneficiario di forme di sostegno al reddito, quali il supporto per la formazione e il lavoro o la disoccupazione. Questa restrizione mira a indirizzare la proroga verso le famiglie che effettivamente ne necessitano.
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La senatrice del Movimento 5 Stelle, Elisa Pirro, ha condiviso il suo commento riguardo all’approvazione dell’emendamento, sottolineando che, nonostante avesse inizialmente proposto una proroga estesa fino al 31 giugno 2024, la decisione governativa ha optato per una data di scadenza diversa. Nonostante questa limitazione temporale, Pirro ha espresso un’accoglienza positiva nei confronti del passo avanti compiuto e ha dichiarato la sua intenzione di impegnarsi ulteriormente per garantire estensioni future.
I dettagli
Il Partito Democratico, soddisfatto dell’approvazione del proprio emendamento, ha espresso preoccupazione per l’esclusione dei soggetti fragili. Il senatore dem Antonio Nicita ha dichiarato che, nonostante gli emendamenti non onerosi, il governo e la maggioranza hanno trascurato i lavoratori fragili. Il Partito Democratico ha annunciato l’intenzione di continuare a insistere in aula e nella legge di Bilancio per garantire a tutti i soggetti interessati le risorse necessarie. In conclusione, la proroga dello smart working si configura come un passo avanti, ma il dibattito sul suo impatto e sulle inclusività rimane aperto nella scena politica.
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Il dibattito in Senato ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio tra l’assistenza alle famiglie e la gestione delle risorse. I due emendamenti, presentati rispettivamente da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, hanno sottolineato la volontà di garantire questa proroga senza incidere sul bilancio statale. La proroga, approvata dalla commissione Bilancio, si protrarrà come deciso, fino al 31 marzo 2024.