Rosaria Marsico

Prodotti tipici italiani: da Mainz intervista a Rosaria Marsico

Rosaria Marsico è una calabrese, di Grimaldi (Cosenza), emigrata a Mainz (o Magonza), città della Germania occidentale, dove vive ormai da quarant’anni. Qui, nel 1989, ha aperto un negozio di prodotti tipici italiani, dove non mancano le prelibatezze della sua terra. Tra salumi, formaggi, vini e olio d’oliva, Rosaria si sente ogni giorno a casa. Quella “casa” che continua a portare nel cuore, come un ricordo ancora tanto caro.

Rosaria Marsico dietro al banco

Rosaria Marsico e la sua famiglia, una lunga storia d’emigrazione

Rosaria appartiene a una famiglia di emigrati. Suo padre Alberto è il primo a partire in Germania, nel lontano 1958. Ha 26 anni, una moglie e quattro figli, che inizialmente rimangono a Grimaldi, per seguirlo negli anni. Rosaria raggiunge suo padre nel 1978. Parte insieme a suo marito Pasquale. Dopo i primi difficili anni, la giovane trova lavoro in fabbrica. Ma nel 1989, non sentendosi gratificata di ciò che fa, decide di occuparsi d’altro. Sogna di aprire un negozio di prodotti alimentari, tutti italiani, così compra un locale, pur dovendo ricorrere a un prestito. Da allora sono passati 31 anni. Oggi Rosaria è soddisfatta del suo lavoro e ammette di ritrovare nel suo negozio una parte preziosa della sua Italia.

Scaffale con bottiglie di olio e vino

Rosaria Marsico e il suo negozio famoso a Mainz

La sua attività commerciale, negli anni, le regala grandi soddisfazioni e attestati di stima da parte di quanti, quotidianamente, vi si recano a fare la spesa. Rosaria sa essere sempre gentile e soprattutto accogliente con i suoi clienti, che si rivolgono a lei per acquistare le specialità gastronomiche italiane, soprattutto quelle della tradizione calabrese. A Mainz, Rosaria è famosa, tanto che diverse emittenti televisive locali, incuriosite dalla sua storia e dal successo che riscuotono i suoi prodotti, sempre freschi e di ottima qualità, la invitano in studio, dedicandole ampi servizi televisivi. Nel suo negozio non mancano le specialità calabresi (‘ndujia, cipolle di Tropea, peperoncini). Del suo lavoro e del legame, ancora solido, con la sua terra, Rosaria ci parla in questa intervista.

Rosaria, perché ha pensato di aprire un negozio italiano?

«Quando sono arrivata a Mainz, nel febbraio del 1978, mi mancavano molto i nostri prodotti alimentari, che qui erano introvabili. Tuttavia, l’idea di aprire un negozio non è nata subito. Ho lavorato per quasi 12 anni in fabbrica. Poi, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di diverso. Inizialmente, avevo pensato a una trattoria italiana, da gestire insieme ai miei fratelli. Ma quando ho saputo che era in vendita il locale che oggi ospita il mio negozio, non ho avuto dubbi. Il mio futuro era lì».

Scaffale con pasta e biscotti

Quanto tempo passa in negozio?

«Ci passo le mie giornate. Il negozio rimane aperto dalle 9.30 alle 18.30, ma alle 9 sono già qui, e vado via verso le 19.30. E’ la mia seconda casa».

Quali prodotti si vendono di più?

«Vendo soprattutto l’affettato. I tedeschi hanno l’abitudine di comprarlo, ogni giorno, in piccole quantità. Sono molto richiesti la mortadella, il prosciutto di Parma, i salumi, ma si vendono bene anche i latticini: la mozzarella e la burrata di bufala, la stracciatella, le ricotte di pecora campane e siciliane».

Da chi compra i suoi prodotti?

«I prodotti, tutti rigorosamente italiani, li compro dai grossisti. Sono ben undici quelli che mi forniscono la merce, solo di ottima qualità. Alcuni di loro, ormai, li conosco da 30 anni, ma quando un nuovo grossista viene a propormi qualcosa di diverso, non mi tiro indietro. Sottopongo le novità alla clientela, con degli assaggi. Se gradiscono, approvo».

Rosaria Marsico con un pezzo di formaggio

Chi sono i suoi clienti?

«Il mio negozio è in periferia, di conseguenza i miei clienti non sono di passaggio, ma abitudinari, “stammkunden”, come si dice qui. Vengono a fare la spesa da anni, molti li ho visti crescere. È una clientela affezionata».

Cosa le manca del suo paese?

«Mi manca tutto. In particolare, il calore e l’accoglienza della mia gente. Io che provengo da un paesino della Calabria, sento forte la mancanza dell’atmosfera tipica di quei luoghi, dove ci si conosce tutti e ci aiuta l’un l’altro. Per fortuna, nel mio negozio, si respira un po’ d’Italia. Ho lasciato la mia terra che avevo 18 anni e, pur avendo costruito qui il mio futuro, una parte del mio cuore è e resterà sempre legata all’Italia».

(Foto Rosaria Marsico)

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