Ebbene sì, la Capitale Europea della Cultura per il 2019, patrimonio dell’UNESCO, detiene anche questo primato. È, infatti, sul podio come città abitata più antica del mondo. Al primo posto di questa classifica, stilata dal portale di viaggi “Travel365”, si colloca Aleppo, in Siria, con i suoi 13.000 anni. La medaglia di argento va a Gerico, in Cisgiordania, abitata da 12.000 anni. E sul gradino più basso, con 10.000 anni, c’è lei, Matera.
Città mai disabitate
Si tratta, per precisare, delle città più antiche abitate fin da sempre e per sempre. Città che hanno resistito a soprusi, guerre, conflitti, avversità climatiche, ma le cui case non sono mai state disabitate. Modernizzandosi e trasformandosi nel corso dei secoli, hanno accolto generazioni e generazioni di persone, giungendo ai nostri giorni con un alone di magia e un valore inestimabile.
Le altre posizione di questo ranking sono occupate da Çatalhöyük – Turchia con 9.500 anni; Atene con i suoi 7.000 anni. Il sesto e il settimo posto se li aggiudica la Mesopotamia con le città di Ur e Uruk, rispettivamente con 6.000 e 5.000 anni d’età. Abbiamo, poi i 4.500 anni di Damasco, in Siria. La Città Santa, Gerusalemme, con i suoi 4.000 si colloca al nono posto. Chiude la classifica Varanasi, città indiana, con 3.500 anni.
La nascita della terza città abitata più antica del mondo
I primi insediamenti abitati della Città dei Sassi risalgono, come dicevamo, a circa 10.000 anni fa. I villaggi più antichi della città lucana risultano abitati, ininterrottamente, dal Paleolitico a oggi. Questa affermazione è stata suffragata da scavi archeologici grazie ai quali sono stati rinvenuti oggetti che testimoniano la presenza di popolazioni di cacciatori già da quel periodo preistorico. Gli insediamenti si sono diffusi e stabilizzati solo nel Neolitico, dal quale giungono i primi segni di villaggi. L’origine del nome del primo villaggio abitato è, tutt’oggi, sconosciuta.
L’origine del nome della terza città abitata più antica del mondo
Non sappiamo se Matera ha sempre avuto questo nome o se ne ha assunto diversi nel corso del tempo. Gli studiosi, però, si sono concentrati sull’analisi di quello attuale, cercando di risalire alle sue origini.
Si sa che in età ellenica molti profughi in fuga da Metaponto ed Heraclea trovarono ristoro proprio nei villaggi materani. Unendo le prime sillabe dei nomi delle loro città denominarono quella che divenne la loro dimora. Dunque, Matera deriverebbe da una limatura del termine composto da Met+Hera.
Nella sua Naturalis Historia (Liber III, 105), Plinio il Vecchio denomina gli abitanti del luogo Mateolani. Con ciò pare dar manforte all’ipotesi che la città di chiamasse Mateola.
Tale nome in riferimento alla Città dei Sassi si trova anche in un registro del consolato romano Quinto Cecilio Metello Numidico sotto il cui mandato Matera venne riedificata e cinta di mura e torri.
Ipotesi linguistiche sul nome della terza città abitata più antica
Altre ipotesi più prettamente linguistiche, invece, suggeriscono che la radice del nome sia Mata, che significa ‘cumulo di rocce’, ‘mucchio’, quasi a descrivere l’ambiente roccioso nel quale sorge la città.
C’è poi chi suggerisce che derivi dal greco Metèoron, ossia ‘cielo stellato’. Le luci accese tra i sassi, di notte, danno l’impressione di un cielo pieno di stelle.
Infine, l’ultima proposta avanzata sull’origine e il significato del nome deriva dal latino Mather, “madre terra”.