Esoteric Turin: the statue of faith

Le Forze del Bene contro il Male: i misteri più cupi di Torino!

Vi è mai capitato di sentir parlare di una “Torino esoterica”? Il capoluogo sabaudo è una città colma di fascino e arte, ma proprio lì, tra quei palazzi, capolavori del Barocco, si infittisce un alone di mistero.
La Torino esoterica è incastonata tra due triangoli incantati. Da una parte il lato oscuro della magia nera, e dall’altra il lato candido della magia bianca. Tracciando delle linee sul mappamondo, la città della Mole risulta come il vertice di un triangolo oscuro composto anche da Londra e San Francisco, ma contemporaneamente è anche parte di quel triangolo benevolo formato da Praga e Lione.

Torino esoterica: la statua di fede
La statua di Fede dominante la Gran Madre

Le forze del bene e del male sembra che si scontrino da secoli nei luoghi misteriosi della Torino esoterica. Tra questi luoghi il più interessante è rappresentato dalle cosiddette “grotte alchemiche”. Secondo gli esperti di esoterismo le grotte non sono altro che un portale dimensionale, in grado di permettere a coraggiosi avventurieri di valicare confini d’ingresso verso nuovi mondi. Se aldilà di ogni porta ci sia un mondo parallelo, oppure l’accesso all’aldilà, non ci è dato saperlo. Non resta che scoprirlo.

Dove sono le grotte alchemiche?

La Torino esoterica si sviluppa lontano dagli occhi della gente comune, perlopiù nei cunicoli che attraversano il centro cittadino. Più di una ventina di anni fa, uscì un famoso libro intitolato “Torino sotterranea”, il quale, anche attraverso un approccio scientifico, cercava di mostrare la presenza di gallerie nel sottosuolo, ed inoltre, quale fosse stato il loro utilizzo nei secoli.
La pubblicazione ha ingigantito ulteriormente il mistero intorno alla Torino esoterica, ed infatti, secondo la leggenda, le grotte alchemiche si troverebbero proprio lungo tre differenti cunicoli presenti nella zona del centro storico.

Torino esoterica: il mistero delle gallerie sotterranee
Un tour nella Torino sotterranea

La prima galleria dovrebbe essere ubicata nei sotterranei del Palazzo Reale, secondo gli esoteristi “il cuore magico bianco”, e collegata a Piazza Statuto, in particolar modo al Monumento dei Caduti del Frejus, simbolo invece del “cuore magico nero”. Molto probabilmente il cunicolo fu progettato dagli stessi Savoia che lo utilizzarono per incontrarsi segretamente con le proprie amanti.
La seconda galleria, invece dovrebbe essere collocata sotto Piazza Castello, e collegata con Via Garibaldi. Alcuni pensano che si possa spingere fino alla Chiesa della Gran Madre, sull’altra sponda del fiume Po. Infine, l’ultima è completamente avvolta dal mistero. Non si sa dove sia collocata, ma conserverebbe un bene inestimabile: la pietra filosofale.  Le sue proprietà straordinarie permetterebbero di creare un elisir di lunga vita, una conoscenza assoluta del passato e del futuro, e trasformare i metalli in oro

Perché si parla di una Torino esoterica?

Il racconto della Torino esoterica si dilegua tra leggenda e realtà. Le cronache narrano di soggiorni nel capoluogo sabaudo dei maggiori alchimisti della storia, tra cui i celebri Cagliostro e Nostradamus.  Tra questi anche il mago Apolonnio di Tyana, meno conosciuto, ma che secondo i più, avrebbe nascosto la pietra filosofale proprio nella terza grotta alchemica.

Torino esoterica: il Palazzo reale al centro del mistero
Veduta della facciata del Palazzo Reale

I cunicoli rappresentano effettivamente una realtà per Torino. Numerose sono le costruzioni che vennero utilizzate durante l’assedio della città nel 1706, e all’interno dei quali ebbero luogo le gesta eroiche di Pietro Micca.
La nomina di città esoterica ha anche dei risvolti politici. Tra il 1850 e il 1870, i Savoia che miravano alla conquista dello Stato della Chiesa, affinché il processo unitario del Regno Italico si concretizzasse, garantirono nei propri territori la libertà di culto, tollerando anche confessioni marcatamente esoteriche. I detrattori dei futuri sovrani italiani, si affrettarono perciò a rinominare Torinocittà del Diavolo”.

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