Per i lavoratori del settore bancario italiano, dopo la sigla sul nuovo contratto dei mesi scorsi firmato da sindacati, Abi (associazione bancaria italiana) e Intesa Sanpaolo, è previsto un incremento netto in busta paga 100 euro e riguarderà circa 270mila lavoratori.
A chi spetta l’aumento
Questo aumento è la seconda tranche dell’aumento contrattuale sancito dall’accordo stipulato, verrà pagato in quattro quote a partire dallo scorso dicembre, e che contiene anche la “una tantum” per gli arretrati.
Il nuovo contratto prevede 435 euro di aumento medio mensile con una media di 1.250 euro.
Stipendi, 100 euro in più a settembre: a chi spettano
L’accordo è stato raggiunto dopo una lunga trattativa e prevede il riconoscimento della parte economica già con la corresponsione della retribuzione del mese di dicembre, unitamente agli arretrati dal mese di luglio 2023″. L’accordo ha validità fino a marzo 2026.
L’orario di lavoro settimanale, inoltre, è stato ridotto di 30 minuti, scendendo da 37,5 a 37 ore dal primo luglio 2024, con la stessa retribuzione, riconoscendo a tutti i lavoratori delle banche oltre l’80% dell’incremento retributivo definito.
Quali sono gli incrementi
Gli incrementi stabiliti nell’accordo prevedono:
- 250 euro, pari al 57,5% del totale dei 435 euro, erogati già a dicembre;
- 100 euro (23%) a settembre 2024;
- 50 euro (11,5%) a giugno 2025 e 35 euro (8%) a marzo 2026.
Vediamo gli aumenti nel dettaglio
Il quadro direttivo di quarto livello (QD4) passerà dagli attuali 4.575,56 euro ai 5.160,06 euro a regime (marzo 2026), il quadro direttivo di terzo livello (QD3) andrà da 3.899,01 euro a 4.396,88 euro, mentre il quadro direttivo di secondo livello (QD2) da 3.483,38 a 3.965,48 euro a euro ed infine il quadro direttivo di primo livello (QD1) da 3.283,73 euro a 3.743,21 euro.
Nella terza area professionale: al quarto livello si passerà da 2.906,90 euro a 3.341,90 euro; al terzo livello da 2.684,20 euro a 3.059,49 euro; al secondo livello da 2.535,88 euro a 2.890,41 euro; al primo livello da 2.405,97 euro a 2.742,34 euro. Chi, infine, è inquadrato nell’area unificata (ex prima e seconda area professionale) salirà da 2.175,31 euro a 2.479,45 euro.
Le altre novità con il nuovo contratto
Sono previsti dei cambiamenti anche a proposito della formazione retribuita che passerà da 8 a 13 ore. Per quanto riguarda le pressioni commerciali esercitate dai vertici delle banche per “spingere” la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, sono previste più garanzie e più tutele per i bancarie verrà riconosciuto anche il pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza a rischio.
È stata cancellata l’autorizzazione che la banca doveva concedere ai dipendenti per le attività lavorative extra, verranno concessi più giorni di malattia per chi è affetto da disabilità grave e sarà dedicata più attenzione contro le molestie e le violenze di genere.