L’Italia si posiziona al vertice in Europa per la raccolta e il riciclo degli oli minerali usati, raggiungendo un tasso di rigenerazione vicino al 100%. Questo risultato è emerso dal Rapporto di Sostenibilità 2023 del Conou, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati. La filiera italiana ha inoltre registrato una crescita economica del 12% rispetto all’anno precedente.
Italia leader oli usati: raccolta e riciclo
Nel 2023, il settore ha raccolto 183.000 tonnellate di olio minerale usato da siti industriali e officine, quasi la totalità del raccoglibile. Di questo, il 98% è stato rigenerato grazie all’opera di 59 concessionari che hanno effettuato la raccolta presso 103.000 produttori su tutto il territorio italiano.
Per queste operazioni sono stati impiegati 678 automezzi, con 6.641 conferimenti effettuati.
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Mentre l’Italia rigenera quasi il 100% dell’olio raccolto, la media europea si ferma al 61%. Inoltre, il tasso di raccolta europeo è dell’82%, molto inferiore rispetto agli standard italiani, nonostante il contributo significativo del nostro Paese.
Il Nord Italia contribuisce per oltre il 58% del totale raccolto, con la Lombardia in testa (22%), seguita dal Veneto (12%). Il Centro Italia rappresenta il 18% della raccolta, con Lazio e Campania che contribuiscono ciascuna al 7%. Il Sud e le isole coprono il restante 23%
Impatto ambientale, economico e occupazionale
Grazie all’impegno del Conou, nel 2023 sono state evitate emissioni di 127.000 tonnellate di CO2 equivalente, risparmiati 60 milioni di metri cubi d’acqua e ridotti del 92% i rischi di malattie legate al particolato.
L’attività del Consorzio ha generato un impatto economico di 81,3 milioni di euro, registrando un incremento del 12% rispetto al 2022, e ha fornito occupazione a 1.857 persone.
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Inoltre, la rigenerazione degli oli usati ha ridotto la necessità di importare materie prime fossili per circa 105 milioni di euro.
l’Italia leader degli oli usati non solo guida nella raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati, ma continua a migliorare i suoi standard ambientali ed economici, confermandosi un esempio di eccellenza a livello europeo.