La descrizione di un paesaggio incantevole realizzata in un modo originale, che mira a superare molteplici barriere. Non una semplice opera d’arte ma un chiaro messaggio a soffermarsi sulla bellezza di un territorio. È ciò che è stato realizzato a Napoli dai bastioni di Castel Sant’Elmo, collina del Vomero. Un percorso che può essere utilizzato anche dalle persone non vedenti. Perché a spiegare la bellezza del luogo c’è un corrimano, dove sono riportate alcune frasi in Braille. Un modo per raccontare la magia del golfo anche a chi purtroppo non può vederla.
Un corrimano speciale, un gesto solidale
E così che il panorama della Piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo si può ammirare in tutto il suo splendore. A realizzare l’opera dal titolo “Follow the Shape” (segui la forma) è stato Paolo Puddu, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua è una vera e propria opera d’arte. Viene da dire come l’artista si sia proposto come gli occhi di chi non può vedere. Il fascino di Napoli donato così a tutti anche a chi non può realmente vederlo.
Sul corrimano le frasi in Braille che raccontano la bellezza della città
Il corrimano in acciaio realizzato dall’artista Paolo Puddu è tutto scritto in Braille. E racconta il panorama attraverso le parole tratte dal libro “La terra e l’uomo” di Giuseppe De Lorenzo, che evoca in modo poetico le bellezze di Napoli. L’opera promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Un’opera semplice ma straordinaria
E così che un’installazione artistica diventa un messaggio che supera ogni ideologia. Turismo accessibile a tutti certo, ma capace di far assaporare i dettagli di questo luogo. Il progetto realizzato nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte ed il sostegno di Italcoat e Seda. Inoltre l’artista si è aggiudicato la quinta edizione del concorso “Un’opera per il castello” dal tema “Uno sguardo altrove – Relazioni e incontri”.
I caratteri distanziati per far gustare la bellezza
La particolarità di quest’opera è quindi duplice: essere un mezzo per i non vedenti affinché possano ammirare la bellezza del paesaggio. Ma allo stesso tempo farla assaporare in tutta la sua straordinarietà. Infatti i caratteri della scritta in Braille sono più grandi del solito perché, come ha spiegato l’autore, l’invito è quello di poter rallentare per fare attenzione ad ogni singola parola trascritta. Ed è subito magia. Una “finestra” che si affaccia sulla bellezza del golfo e magicamente lo rende accessibile a tutti.