Torna in Italia un prezioso incunabolo della lettera con cui Cristoforo Colombo, nel 1493, di ritorno dalle Americhe, annunciava la scoperta del Nuovo Mondo ai Reali di Spagna. Ecco il preziosissimo reperto.
La lettera di Cristoforo Colombo restituita all’Italia
L’ incunabolo (nome dato ai primi prodotti della tipografia) originario della lettera con cui Cristoforo Colombo annunciava ai Re di Spagna Ferdinando e Isabella la scoperta delle Americhe, risalente al 1493, rubato prima del 1988 dalla Biblioteca Marciana di Venezia è tornato finalmente in Italia.
La lettera di Colombo è stata custodita da facoltoso collezionista di Dallas, risultato, poi, essere detentore in buona fede. Il ricco collezionista, dopo essere stato informato l’ha subito restituita allo Stato Italiano. Le verifiche e operazioni sono state portate avanti dai Carabinieri dell’arte e dagli investigatori americani di H.S.I. (Homeland Security Investigation), con il contributo del professor Paul Swope Needham, curatore della sezione libri antichi della Biblioteca Universitaria di Princeton (USA).
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è nata già nel 2016 quando fu recuperato recupero un altro esemplare della lettera di Colombo trafugata dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze e sostituita con un falso. I Carabinieri, d’intesa con la magistratura, l’hanno riconsegna alla Biblioteca Marciana.
La lettera
Si tratta di un documento preziosissimo dal punto di vista archivistico, economico ma soprattutto storico, culturale ed umano. Inoltre, sono riportati alcuni elementi che permettono di comprendere i grandi cambiamenti che daranno vita alla modernità. Sono descritte le tribù, la flora, la fauna delle isole dei Caraibi.
L’epistola si intitola De Insulis Indiae supera Gangem nuper inventis; fu stampata a Roma da Stephan Plannck dopo il 29 aprile 1493.
Il documento è composto da otto pagine scritte in latino; vi sono riferiementi anche al settore economico e commerciale.
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La restituzione allo stato italiano
La cerimonia di riconsegna si è tenuta lo scorso 19 luglio a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura. Presenti il l ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, generale di brigata Vincenzo Molinese, il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Angelantonio Racanelli, l’Acting Director dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), Patrick J. Lechleitner, l’Incaricato d’affari a.i. dell’Ambasciata USA, Shawn Crowley.
Un lavoro faticoso che ha dato grande risalto alle attività di cui si occupano i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio per tutelare ciò che dall’Italia è ancora disperso nel mondo. La storia del suo recupero dimostra anche la stretta collaborazione tra Italia e Stati Uniti.
fonte foto e testo: https://www.finestresullarte.info/