gli italiani non sono razzisti - busto in marmo di Settimio Severo, imperatore romano

Gli italiani non sono razzisti e non potranno mai esserlo. Ecco perché

Gli italiani non sono razzisti. E a dire il vero non potranno neppure mai esserlo. Lo dice la storia, la geografia ma soprattutto l’atto fondativo dell’identità italiana.

Qual è la “razza italiana”?

Se ci domandiamo se esista una “razza italiana” – domanda che probabilmente nessun italiano sente neppure il bisogno di farsi – la risposta è decisamente no. Mentre il resto del mondo si divide su base razziale, questo in Italia è avvenuto in pochissimi casi, il più eclatante dei quali ha trovato il culmine nelle sciagurate leggi razziali del 1938, che costituisce però un’eccezione alla fantamillenaria storia italiana.

Ogni italiano è il frutto di talmente tanti meticciamenti che ha nel sangue tutte le razze del mondo.

La storia: gli italiani non sono razzisti

Lo Stivale ospita sin da epoche dimenticate migrazioni da ogni parte del mondo. Nell’antichità al Sud fecero prosperare le proprie colonie i greci, al Nord insediarono prosperi insediamenti i celti. L’Impero romano trasformò l’Italia in un grande frullatore in cui si mischiavano tutti i popoli del Mediterraneo, del Medio Oriente, per non parlare dei barbari dell’Europa continentale conquistata.

Il Medioevo è stato un altro momento in cui barbari e romani, armeni, ebrei, arabi, bizantini e persino mongoli hanno trovato in Italia territorio in cui far germogliare il proprio sangue. Ma le dominazioni germaniche, francesi, ispaniche in Italia hanno durato fino all’unità, portando con sé intrecci familiari senza fine. Che nel ‘900 hanno trovato una continuazione nei turisti e nelle turiste che finivano per rimanere a sposare italiani. O pensiamo agli italiani in Sud America: si resta italiani, anche dopo generazioni, non per razza ma per cultura.

gli italiani non sono razzisti - statua di Settimio Severo, imperatore romano
busto in marmo di Settimio Severo, imperatore romano

Il rapporto con gli ebrei

Pensiamo al caso del popolo ebraico. Mentre ha conosciuto sanguinose repressioni in Spagna, nel mondo arabo, in Russia ancora nel 1800 e in Germania non più tardi di un secolo fa, in Italia – con l’eccezione delle citate leggi razziali – ha conosciuto una convivenza pacifica e molto spesso fruttuosa che dura da tempi dei romani. Anzi, l’innesto di sangue ebraico nel fluire del sangue italiano è tale che moltissimi nostri cognomi sono proprio di origine ebraica.

L’attualità

Negli Stati Uniti e in molte altre parti del mondo c’è un’emergenza razzismo. D’altra parte nell’800 in America esisteva ancora la schiavitù basata sulla razza. Cosa che in Italia non è mai avvenuta, neppure ai tempi dell’Impero romano. E mentre accade questo, e mentre l’antisemitismo cresce in Francia e un po’ in tutta Europa, l’Italia continua ad accogliere migranti da ogni parte del mondo (anche oltre la soglia del buon senso) respinti dagli altri paesi europei. Insomma, gli italiani non sono razzisti neppure oggi.

Degli italiani potranno dire tante cose. Ma se diranno che sono razzisti sappiamo da dove far iniziare la pernacchia di risposta.

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