A Milano, la mostra Elio Fiorucci per celebrare uno dei suoi stilisti più iconici. Lo fa con un’imperdibile mostra a lui dedicata. Fino al 16 marzo 2025, la Triennale di Milano apre le sue porte a “Elio Fiorucci”, una retrospettiva che, più che un semplice tributo, è un vero e proprio racconto biografico che ripercorre la vita e l’eclettica carriera di un genio della moda, scomparso dieci anni fa. L’allestimento, curato da Judith Clark e concepito da Fabio Cherstich, è una celebrazione della creatività senza confini. Con oltre cinquecento oggetti, abiti, illustrazioni e immagini, la mostra trasmette il “meraviglioso caos” che caratterizza il mondo di Fiorucci. Un percorso che inizia da un banco di scuola e termina sotto un arcobaleno, dove si può leggere: “Fiorucci non discrimina l’unicità e l’inusualità”. Questo invito alla celebrazione della diversità è un tema ricorrente nell’opera di Fiorucci, che ha cambiato per sempre il panorama della moda.
Simbolo di un’epoca
Elio Fiorucci, fin dagli anni Sessanta, ha riscritto le regole del commercio e dell’estetica. Il suo negozio in piazza San Babila, un luogo dove la musica pop risuonava incessantemente e dove artisti di fama erano invitati a dipingere su abiti, è diventato un simbolo di un’epoca dorata. Il denim, sotto la sua guida, ha acquisito un allure sexy, mentre le famose grafiche degli angioletti trovano posto su ogni indumento, diventando un fenomeno di culto. Stefano Boeri, presidente della Triennale, sottolinea l’eredità di Fiorucci, affermando che ha trasformato Milano in un “magnete per le idee più avanzate della cultura giovanile internazionale”. E chi meglio di Madonna, le Sister Sledge e Andy Warhol, che hanno indossato e collaborato con lui, possono testimoniare la sua influenza al di là dei confini italiani? La mostra è un vero e proprio bazar di ricordi che esalta il suo estro creativo attraverso immagini, video e oggetti di alto pregio.
Elio Fiorucci, l’imprenditore e l’uomo
La mostra non si limita a esporre abiti e accessori. Suggerisce un’analisi profonda della sua figura di imprenditore, cool hunter e fondatore di un marchio che ha rivoluzionato il costume e la moda in Italia. Attraverso un percorso cronologico, il pubblico potrà immergersi nell’estetica inconfondibile di Fiorucci, accompagnato dalla sua voce, grazie a registrazioni inedite che rendono il racconto ancora più intimo e personale. Il percorso espositivo, arricchito da una varietà di media, dal video alla fotografia, fino a installazioni artistiche, permette ai visitatori di esplorare il legame indissolubile tra Fiorucci e il suo brand.
La mostra si sofferma non solo sui successi professionali, ma anche sulle riflessioni più profonde che hanno guidato il suo operato, unendo moda, arte e innovazione. Nello spazio dedicato al Cuore – Centro studi, archivi, ricerca, è possibile visitare una selezione di volumi e riviste d’epoca provenienti dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che evidenziano l’importanza della moda come fenomeno culturale e sociale.
In un periodo in cui la creatività sembra sfuggire, la mostra su Elio Fiorucci è un invito a riscoprire la gioia e la libertà espressiva che la moda può offrire. Una celebrazione dell’individualità, un viaggio attraverso il colore e la fantasia, che rende omaggio a un artista unico nel suo genere.
(Foto: Wikipedia; web)