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Due italiane vincono “Oscar” della matematica: tra innovazione e passione

Cristiana De Filippis e Maria Colombo sono le due eccezionali matematiche italiane che hanno conquistato l’ambito premio della Società Europea di Matematica (EMS). Il premio è considerato il vero e proprio Oscar della matematica. Il riconoscimento, del valore di 5mila euro, spesso precursore della medaglia Fields, è stato consegnato a Siviglia durante il Congresso Europeo di Matematica, in corso fino al 19 luglio.

Le due italiane e l’Oscar della matematica

Cristiana De Filippis, 31 anni, originaria di Matera e docente all’Università di Parma, è stata premiata per i suoi eccezionali contributi alla Teoria della Regolarità Ellittica. La sua carriera è costellata di successi, tra cui il G-Research Prize di Oxford e il Premio Iapichino dell’Accademia dei Lincei.

Considerata una delle 100 donne italiane di successo del 2023 secondo Forbes, De Filippis è anche una delle matematiche più citate della sua generazione. La De Filippis, inoltre, ha sviluppato tecniche innovative per studiare la regolarità delle soluzioni delle equazioni differenziali.

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Maria Colombo, 35 anni, ha appena dato alla luce il suo quarto figlio e non ha potuto ritirare personalmente il premio.

La Colombo insegna al Politecnico di Losanna. La sua ricerca si concentra sulla fluidodinamica incomprimibile, sulle equazioni di trasporto e sul calcolo delle variazioni, aree in cui ha apportato contributi innovativi e di grande rilevanza.

Il futuro della matematica italiana

Con il Congresso Europeo di Matematica del 2028 che si terrà a Bologna, l’Italia continua a dimostrare il suo ruolo centrale nella comunità matematica internazionale.

Le italiane Oscar matematica, De Filippis e Colombo sono una chiara testimonianza dell’eccellenza e dell’innovazione italiana nel campo della matematica, prospettando un futuro promettente per le prossime generazioni di ricercatori.

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L’assegnazione di questo prestigioso premio non solo celebra i successi individuali delle due matematiche, ma rafforza anche la posizione dell’Italia come culla di talenti scientifici di alto livello, capaci di contribuire significativamente al progresso della conoscenza e della tecnologia.

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