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Decreto Imprese. Dalla Ue 200 miliardi per ripartire

L’Italia è pronta a ripartire. Le aziende potranno adesso contare su nuove misure per risollevarsi da questa grande crisi. La Commissione Ue ha dato il via libera al decreto legge imprese per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza coronavirus. Si tratta di una serie di interventi a sostegno della produzione. Con il decreto Cura Italia il governo aveva già avviato la manovra economica di “primo soccorso”. Diverse le misure per i lavoratori e le famiglie. L’Unione europea, col Piano SURE, ha anche istituito uno strumento di solidarietà da 100 miliardi di euro per aiutare i Paesi maggiormente colpiti dal covid19. Adesso Bruxelles dà il via libera a nuovi aiuti previsti dall’Italia per le proprie aziende.

Decreto imprese, ecco cosa prevede

La Ue ha adottato due distinte decisioni: semaforo verde per i provvedimenti a sostegno dell’economia per circa 200 miliardi di euro; approvato anche lo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese. Il Ministero per lo sviluppo economico informa che sul sito fondidigaranzia è possibile scaricare il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25 mila euro. Il beneficiario dovrà compilare il modellino inviarlo via mail, non è necessaria la pec, alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento. Si sta già lavorando per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria. I primi soldi dovrebbero essere erogati nei prossimi giorni.

Ripartire dal Made in Italy

Alle nuove misure ha lavorato il ministro Stefano Patuanelli con l’obiettivo di garantire alle imprese italiane quella liquidità necessaria alla ripartenza delle loro attività, una volta superata l’emergenza sanitaria.

Imprese - Compilazione modulo

Il Fondo – già ampliato dal Decreto Cura Italia con 1,5 miliardi di euro – completa così la sua trasformazione in strumento a supporto delle PMI, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo.

#l’Italianelcuore

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