“Dall’Inferno all’empireo. Il mondo di Dante tra scienza e poesia“: è questo il titolo della mostra che Firenze dedica a Dante Scienziato. In programma fino al 6 marzo 2022 presso la Sala del Fiorino, nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra Museo Galileo e Gallerie degli Uffizi. E segna la conclusione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Non solo poeta: le conoscenze scientifiche di Dante
“Dall’Inferno all’empireo. Il mondo di Dante tra scienza e poesia” è la prima mostra mai dedicata al Dante scienziato. Nell’allestimento curato da Filippo Camerota, Vice Direttore del Museo Galileo, coadiuvato da diversi studiosi parte del comitato scientifico della mostra, sono esposti disegni, manoscritti, incisioni e mappe di come Dante immaginava l’aldilà. E poi rappresentazioni del modo in cui conosceva la Terra e l’universo. Punto di partenza dell’indagine, le lezioni di Galileo sull’Inferno dantesco. Perché Dante era sì un poeta, ma anche (a modo suo) uno scienziato. Le sue competenze scientifiche andavano dalla medicina alla geometria, dalla geologia fino alla geologia. Tanto che, la Divina Commedia e tutte le sue opere, sono molto più che un lavoro di fantasia.
Particolare risalto, la mostra su Dante scienziato lo dà all’interesse del Sommo Poeta per la cultura islamica. Conosceva la filosofia naturale di Averroè, la scienza medica di Avicenna, l’opera astronomica di Al-Farghani. Le sue informazioni astronomiche, le traeva quasi tutte proprio dal Kitāb fī ģiawām i’‘ilm an-nuģiūm di Al-Farghani (il Liber de aggregationibus scientiae stellarum, nella traduzione latina di Gherardo da Cremona).
Dante scienziato, cosa aspettarsi dalla mostra
Le tre sale in cui la mostra è allestita rappresentano le tre cantiche. La prima è l’Inferno (Il mondo sotterraneo), con una copertura a cupola che mostra il punto di vista di Lucifero: il suo corpo è sospeso nel cuore d’una voragine, circondato dalle anime dei dannati e con lo sguardo rivolto alle terre emerse. La seconda è il Purgatorio (Il mondo terrestre), il cui cielo stellato rimanda alla frase di Dante “a riveder le stelle”. La terza sala, il Paradiso (Il mondo celeste), lascia il visitatore sospeso tra il mondo materiale, riprodotto sul pavimento secondo il sistema tolemaico, e il mondo spirituale, coi suoi angeli impegnati a ruotare attorno alla luce che tutto ha creato e verso cui tutto tende.
Camminando lungo il percorso espositivo, ci si lascia incantare dall’allestimento. E si scorrono opere originali e riproduzioni di opere non trasportabili, modelli 3D della Terra e filmati (tra cui il video prodotto da Infini.to-Planetario di Torino per l’Agenzia Spaziale Italiana, che mette a confronto il mondo di Dante con le moderne esplorazioni del Sistema Solare).
Foto fotografie: pagina Facebook del Museo Galileo
1 commento su “Dante scienziato, a Firenze una mostra multimediale”
Sembra molto interessante la mostra! 👏