Emergenza pandemica: il governo sta per varare un nuovo decreto sulle nuove misure anti-Covid, in vigore dall’Epifania in poi. Per stasera alle 21 è prevista la riunione del Consiglio dei ministri che deciderà le nuove restrizioni per contenere la diffusione del virus nel nostro Paese.
Intanto il ministero della Salute fa sapere che oggi sono stati registrati 10.800 nuovi casi positivi (ieri 14.245) con un incremento di tamponi pari a 77.993 ( ieri 102.974). I nuovi decessi sono 348, uno in più di ieri. I dimessi guariti di oggi sono 16.206 (ieri 14.746); complessivamente i casi positivi sono 570.458, in pratica 5.756 in meno di ieri.
Restrizioni anti-contagio, un nuovo decreto per dopo l’Epifania
Divieto di spostamento tra le regioni, ristoranti e bar solo da asporto nel prossimo week end e ancora il divieto di ospitare più di due persone a casa, tra amici e parenti. È un’Italia che prosegue sulla linea delle restrizioni già programmate per le festività natalizie, quella ipotizzata dal governo e dai tecnici per il dopo Epifania. Dopo il vertice riunito dal premier Giuseppe Conte, con il ministro Boccia, i capidelegazione della maggioranza e il Comitato tecnico-scientifico ha preso corpo l’idea di un ‘provvedimento ponte’ tra il 7 e il 15 gennaio.
Le proposte sono due: quella di mantenere in vigore le misure vigenti (arancione nei feriali e rossa nel weekend) fino al 15 gennaio, data di scadenza dell’ultimo Dpcm. La seconda opzione sarebbe quella di tornare in zona gialla per il 7 e l’8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione nel weekend del 9 e 10 del mese. Lo step successivo, sulla base della curva dei contagi, dovrebbe essere quello di assegnare le fasce per la settimana seguente. Sempre dalle indiscrezioni che circolano, per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia.
Un nuovo decreto e le richieste delle regioni
I presidenti delle Regioni sono quasi tutti concordi sulla disposizione di misure rigorose anche per le prossime settimane purché non siano modificate di settimana in settimana. E purchè siano garantiti i ristori. Dai rumors che stanno circolando sembra che diversi governatori sarebbero anche concordi sulla modifica in senso restittivo dell’Rt per accedere alle zone.
Ritorno tra i banchi, eterno dilemma
Sembra ormai certo che le scuole elementari e medie riprendono le lezioni in presenza dal 7 gennaio. Mentre sulla riapertura delle superiori diversi governatori ritengono opportuno attendere l’esito del monitoraggio previsto per l’8 gennaio.
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