Covid, dal prossimo 10 marzo saranno nuovamente consentite le visite ai parenti degenti in ospedale. Si tratta di un nuovo e determinante fattore di apertura che allenta la morsa delle misure restrittive anti-contagio. Finalmente, dopo due anni, chi ha un familiare ricoverato in corsia potrà andare a fargli visita, anche se solo per 45 minuti al giorno.
Visite ai parenti in ospedale, bar aperti nei cinema e nei teatri
Oltre alle visite in ospedale, sempre dal 10 marzo prossimo, sarà nuovamente possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali e da concerto. Concessione estesa anche ai cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive. La conferma arriva dal ministero della Salute che rimarca l’importanza di queste nuove riaperture che consentono una boccata d’ossigeno per dei settori (spettacolo e sport) fortemente penalizzati dall’emergenza pandemica.
Green pass da abolire?
“L’abolizione del green pass è un’ipotesi su cui stiamo ragionando. Ormai da parecchi giorni, i dati relativi alla pandemia siano positivi. Infatti, mettono in evidenza anche un allentamento della pressione sugli ospedali di tutta la nazione e questo è certamente l’elemento che più fa ben sperare, oltre al calo dei contagi. Quindi è chiaro che andremo verso quella direzione e, io credo, che con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova, caratterizzata dall’allentamento delle misure restrittive”. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, nel corso di un’intervista radiofonica; l’esponente di governo ha anche parlato di mascherine e obbligo vaccinale.
“Le mascherine al chiuso è un tema sul quale stiamo riflettendo – ha sottolineato Costa – abbiamo dato un primo segnale importante con l’eliminazione delle mascherine all’aperto. Certamente nelle prossime settimane valuteremo l’utilizzo dei dispositivi di protezione, relativamente ai luoghi più affollati rispetto a quelli dove c’è minore concentrazione di persone. Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per gli over 50 è previsto fino al 15 giugno. Dunque, dobbiamo fare i conti con questo dato di fatto e dobbiamo procedere nel rispetto di questa regola. Valuteremo quali saranno i dati delle prossime settimane e poi alla scadenza dell’obbligo, il governo prenderà le sue decisioni. Non si può escludere una proroga in quanto c’è ancora una platea di italiani over 50 che non si è vaccinata“.
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