L’attuale emergenza da Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero pianeta, non solo a livello sanitario, ma anche economico. Una delle categorie più colpite economicamente è stata quella dei ristoratori i quali, a causa del primo lockdown di marzo e delle varie misure restrittive dettate dal governo, come la riduzione del numero dei tavoli per via del distanziamento sociale, poi la chiusura anticipata alle 18 e la possibilità di lavorare solo su asporto o con consegna a domicilio (prevista nel DPCM del 3 novembre), hanno visto affossare i loro guadagni, rischiando il fallimento. A venire in loro soccorso adesso sono gli infermieri, che hanno deciso di aiutare i commercianti e i ristoratori in crisi. A renderlo noto è il sindacato degli infermieri Nursind di Pisa, che ha lanciato un appello ai colleghi per “ricambiare” l’aiuto avuto nei mesi scorsi.
Durante lo scoppio della pandemia, molti proprietari di negozi, bar, ristoranti e supermercati hanno infatti supportato gli stremati operatori sanitari, consegnando gratuitamente cibi e bevande in ospedale. Gli infermieri hanno quindi deciso adesso di aiutare i ristoratori in crisi con consumazione e cene d’asporto o a domicilio. I colleghi di Lombardia e Lazio hanno subito accolto l’appello, ma probabilmente si estenderà presto anche a livello nazionale.
Aiutare i ristoratori in crisi: la solidarietà degli eroi infermieri
Medici e infermieri sono gli eroi che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per provare a salvare quella dei pazienti. L’aiuto dei commercianti e dai ristoratori è stato di fondamentale importanza, dal momento che i turni stremanti non consentivano loro nemmeno di fare la spesa. Questo nuovo appello per aiutare commercianti e ristoratori in crisi, mostra ancora una volta quanto la solidarietà giochi un ruolo importante nella lotta alla pandemia. L’incubo del Covid-19 è tornato e fa più paura di prima. Molte nazioni europee hanno già annunciato un nuovo lockdown e in Italia questa misura si fa sempre più probabile, se non inevitabile. L’inverno sta arrivando. Solo il rispetto delle regole e la solidarietà ci potranno salvare da una nuova tragedia sanitaria ed economica annunciata.