Covid, contagi in salita. Si va verso nuovo giro di vite

Ancora notizie poco confortanti sul fronte covid. Se la situazione resta di tale gravità, il Governo del premier Conte valuterà un nuovo giro di vite. Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero della Salute, i contagi continuano a salire. Oggi sono 31.758 mentre il numero delle vittime sale a 297 in 24 ore. Il rapporto tra casi positivi e tamponi è del 14,7%.Si tratta del dato più alto da quando l’Italia è nuovamente in emergenza sanitaria. Stando alle ultime informazioni, sotto la lente del governo ci sono le zone più a rischio. Si vorrebbero interventi direttamente nelle aree maggiormente esposte, prima di intervenire con misure drastiche sul piano nazionale.

Sotto la lente un nuovo giro di vite

Secondo indiscrezioni, nelle ultime ore a Palazzo Chigi si sarebbe parlato di immediati interventi di contenimento. Presenti i capidelegazione di maggioranza e il Cts. Le riunioni dovrebbero riprendere domani. Al vaglio la decisione di prendere nuovi e più stringenti provvedimenti. Le informazioni che arrivano dalla Sanità non sono incoraggianti: ricoveri in terapia intensiva in aumento (+22, 392 in totale). Al momento l’area più colpita è quella metropolitana di Milano (+3730 nuovi casi). Ma il Ministero fa sapere che sono in crescita anche nelle province di Monza e Brianza (+1207) e Varese (+1202).

contagi - messaggio di Roberto Speranza

Verso nuovo Dpcm

Rumors da Palazzo Chigi riferiscono che Conte sarà lunedì in Parlamento per parlare del nuovo Dpcm. A questo punto il Decreto potrebbe essere varato già nella giornata di lunedì. Si potrebbe inoltre decidere di fermare gli spostamenti tra regioni, eccetto che per ragioni di lavoro, salute e urgenza. Intanto il Ministro Speranza ha ringraziato i medici di medicina generale e i pediatri che hanno sottoscritto il nuovo accordo collettivo per consentire tamponi rapidi. Tutto questo consentirà di diagnosticare in tempi rapidi i contagi. Per uscire tempestivamente da questa nuova emergenza, bisogna agire con prudenza: mascherine sempre addosso, contact tracing per quanto possibile e uscire lo stretto necessario. Ne usciremo nuovamente, questa è una certezza.

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