Sfida delle culture urbane – svelare la spiritualità dei luoghi è il titolo del convegno di rilevanza internazionale che si terrà a Parma il 5 e 6 novembre 2021 e di cui italiani.it riporta notizia in anteprima esclusiva: una iniziativa senza precedenti quella ideata dal Professor Dario Costi del Dipartimento di Architettura dell’Università di Parma che vedrà operare in sinergia organizzata Chiesa, Università e Società Civile, partendo “dal basso”, ovvero da un percorso condiviso finalizzato alla Rigenerazione partecipata di un quartiere per attivare una riflessione sul tema del rapporto tra spiritualità e città contemporanea.
Le parole del Papa Francesco
Lo stimolo arriva direttamente da un primo pensiero strategico di Papa Francesco, contenuto nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium sui temi della città. Nel paragrafo dal titolo Sfida delle culture urbane il Pontefice, forse per la prima volta in duemila anni di Chiesa, sollecita una riflessione trasversale sul significato religioso dei saperi della cultura scientifica e umanistica come potenzialità nel contesto contemporaneo. “Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo (…) La presenza di Dio accompagna la ricerca sincera che persone e gruppi compiono per trovare appoggio e senso alla loro vita. Egli vive tra i cittadini promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di bene, di verità, giustizia. Questa presenza non deve essere fabbricata, ma scoperta, svelata”. Queste sono le parole di Bergoglio che aggiunge: “una cultura inedita palpita e si progetta nella città. Ciò richiede di immaginare spazi con caratteristiche innovative, più attraenti e significative per le popolazioni urbane. Le case e i quartieri si costruiscono più per isolare che per collegare e integrare”. Anche al di fuori del paragrafo dedicato, la città è protagonista dell’esortazione apostolica in molti passaggi in cui ritorna come sfondo della vita dell’uomo e luogo di attivazione delle relazioni umane: “come sono belle le città che integrano i differenti e che fanno di tale integrazione un nuovo fattore di sviluppo! Come sono belle le città che, anche nel loro disegno architettonico, sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro”.
L’iniziativa
Sulla base di una stupefacente corrispondenza tra le parole del Pontefice e il lavoro sperimentale di Rigenerazione, attraverso il progetto urbano, di un quartiere modello (San Leonardo a Parma), promosso da Dario Costi e generato dalla collaborazione tra parrocchie, comunità, studenti e insegnanti, nasce questa iniziativa: il confronto tra religione e città sollecita gli specialisti a pensare lo spazio come luogo di rivelazione poetica e spirituale, a recuperare attraverso la progettualità il senso di una relazione umana ancor prima che urbana. Si tratterà di un convegno internazionale in cui alcuni tra i massimi esponenti in Italia di Teologia, Economia Civile e della Cultura, Scienze Politiche, Liturgia, Filosofia, Antropologia e Progettazione Architettonica si incontreranno con lo scopo di produrre una riflessione scientifica con le Università, le Diocesi e gli Enti religiosi al fine di sviluppare un “Laboratorio Nazionale di Laurea” che veda collaborare docenti di Progettazione architettonica e urbana di tutta Italia con gli interlocutori cattolici delle loro città.
I Comitati
Il Comitato d’Onore del convegno sarà composto da Francesco Rispoli (Ordinario di Composizione architettonica e urbana, Università Federico II, Napoli), Andrea Sciascia (Direttore del Dipartimento DARC di Palermo), Nicola Antonetti (Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo), Luigi Valentini (Vicario generale della Diocesi di Parma), Stefano Zamagni (Presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali), Franco Magnani (Presidente della Fondazione Cariparma), Paolo Andrei (Rettore dell’Università di Parma).
Il Comitato Scientifico Promotore è invece composto da Paolo Martelli (Protettore Vicario dell’Università di Parma), Alfredo Alessandrini (Presidente dell’Associazione Parma per la famiglia), Dario Costi (Direttore del Laboratorio di ricerca Smart City 4.0 Sustainable LAB dell’Università di Parma), Mauro Pongolini (Parroco del quartiere San Leonardo, Parma), Matteo Truffelli (Presidente dell’Azione Cattolica), Carlo Mambriani (Ordinario di Storia dell’architettura e Coordinatore dell’Unità di Architettura di Parma).
A questi, si aggiungeranno i preziosi interventi di Giuliano Zanchi (direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi e Vice presidente dell’AMEI), Pierluigi Sacco (Ordinario di Economia della Cultura presso lo IULM di Milano), Crispino Valenziano (Ordinario di Antropologia Liturgica e di Spiritualità Liturgica al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo, membro del Pontificio Consiglio per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra), Carla Danani (Professore di Filosofia Morale all’Università di Macerata), Ferdinando Fava (Professore di Discipline demoetnoantropologiche e docente di Antropologia urbana presso l’Università di Padova) e Daniele Pezzali (Presidente dell’Ordine degli Architetti di Parma).
Il cuore pulsante del progetto
Di grande interesse saranno la visita alla Mostra “San Leonardo Cuore della città” negli spazi espositivi della scuola di quartiere e il dialogo, che si terrà nella seconda giornata, tra docenti universitari e interlocutori del mondo religioso che stanno già collaborando attraverso studi applicati: Dario Costi con Don Mauro Pongolini per Parma e Francesco Valerio Collotti (Professore di Progettazione architettonica) con Enrico Viviano (Direttore dell’Istituto Diocesiano per il sostentamento del Clero di Firenze) per Firenze.
Il lavoro da fare
Il Laboratorio Nazionale di Laurea Sfida delle Culture Urbane prevede la costituzione di una rete nazionale di collaborazione tra Università, Diocesi e Fondazioni di origine bancaria che dovrà essere coordinata da un programma di valorizzazione delle parrocchie nelle periferie delle città italiane attraverso tesi di laurea condivise e partecipate a partire dall’anno accademico 2021/2022. Si partirà dalle Scuole di Architettura delle Università e dei Politecnici di Ancona, Bologna, Cagliari, Firenze, L’Aquila, Napoli Federico II, Parma, Palermo, Torino per estendere poi l’invito a tutte le città che vorranno aderire.
Considerazioni
Sfida delle Culture Urbane nasce all’interno di un percorso di lavoro su un piccolo quartiere periferico. E se il cuore della città non fosse più la piazza nel centro storico ma una scuola di periferia? Un grande tavolo a forma di cuore verrà allestito nell’atrio della scuola Micheli al centro del quartiere San Leonardo. Tra le sue curve, gli allievi delle elementari e delle medie si avvicineranno ai luoghi che vivono tutti i giorni e potranno svolgere un lavoro quotidiano di comprensione e di appropriazione affettiva del contesto. Intorno ad esso, gli allievi lavoreranno sulla scoperta del quartiere finalizzata all’elaborazione di proposte e idee. I laureandi di architettura potranno sviluppare tesi di progettazione architettonica e urbana partecipate, interpretando le esigenze espresse dalle Associazioni e dalla popolazione del quartiere. Gli abitanti del quartiere potranno dunque partecipare all’elaborazione di una proposta di Rigenerazione condivisa. I cittadini delle città in cui questi progetti di quartiere saranno realizzati potranno prendere coscienza di come il tessuto sociale possa essere determinante in questa trasformazione attraverso gli attori coinvolti nel processo: la scuola, l’Università, il mondo dell’associazionismo, del volontariato e delle parrocchie.
1 commento su “Sfida delle culture urbane: il progetto partito da Papa Francesco diventa un convegno”
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