Da domenica 31 gennaio cambieranno nuovamente i colori delle regioni in Italia e questa volta a prevalere non è più l’arancione, ma il giallo. Secondo l’ultimo report del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, relativo al periodo 18-24 gennaio, sia l’indice RT medio nazionale, sia regionale sembra essere in calo. A livello nazionale, da RT 0.97 si è passati a RT 0.84 (al di sotto della soglia critica di RT 1). A livello regionale invece, non dovrebbe esserci alcuna zona rossa, mentre le regioni in giallo saranno 16 e 5 quelle in arancione. Le regioni a basso rischio del precedente monitoraggio sono state confermate. Dall’altro lato ci sono alcune importanti “promozioni”, come Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano (che passano in arancione) e Lombardia e Lazio, che passano in giallo nonostante considerate a rischio fino all’ultimo.
Come cambia l’indice RT delle regioni
Come già anticipato, tra i nuovi colori delle regioni in Italia non ci sarà nessuna regione sarà rossa. Le zone arancioni sono invece: Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria. Tutte le altre regioni, sono diventate gialle. In particolare l’ultimo monitoraggio calcolato per ciascuna regione ha mostrato una situazione in netto miglioramento rispetto alla settimana scorsa: Abruzzo RT 0.81,Basilicata RT 0.91,Calabria RT 0.82,Campania RT 0.97,Emilia RomagnaRT 0.77,Friuli Venezia Giulia RT 0.68,Lazio RT 0.73,Liguria RT 0.87,Lombardia RT 0.84,Marche RT 0.88,Molise RT 1.51,Piemonte RT 0.82,Provincia autonoma di BolzanoRT 0.8,Provincia autonoma di Trento RT 0.56,PugliaRT 0.9, Sardegna RT 0.81,SiciliaRT 0.98,Toscana RT 0.95,Umbria RT 0.96,Valle d’Aosta RT 0.82,Veneto RT 0.6.
Nuovi colori delle regioni in Italia: cosa fare in zona gialla e arancione
Con i nuovi colori delle regioni in Italia e il passaggio in zona gialla, si torna alle restrizioni “più leggere”. In particolare, ci si potrà spostare al di fuori del proprio comune (entro la regione), andare nelle seconde case, fare visita a parenti ed amici (massimo 2 persone), andare nei musei (dal lunedì al sabato), nei negozi, nei bar e nei ristoranti, che rimarranno aperti fino alle 18 (l’asporto è consentito fino alle 22). Nonostante ciò, rimane comunque l’obbligo di coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e la chiusura delle regioni fino al 15 febbraio. Nelle zone arancioni non ci si potrà spostare al di fuori dal proprio comune, ma si potrà far visita a parenti e amici. Inoltre bar e ristoranti rimarranno chiusi, come i centri commerciali durante il weekend (sono aperti nei giorni feriali).
Novità anche per quanto riguarda la scuola. Dal primo febbraio, nelle scuole superiori di 8 regioni tornerà la didattica in presenza al 50%. Circa 1.200.000 studenti delle scuole di Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sardegna e Veneto torneranno quindi sui banchi. La Sicilia, che ormai è diventata zona arancione, potrebbe far rientrare in classe anche i ragazzi della seconda e terza media.
Nonostante le buone notizie, la situazione rimane comunque delicata e sarà necessario tenere alta la guardia per evitare che la curva dei contagi torni a salire. Le prossime settimane saranno quindi cruciali, soprattutto considerando i vari problemi che si stanno riscontrando con Pfizer-Biontech e AstraZeneca per la consegna dei vaccini. Sarà quindi importante seguire sempre le regole e portare ovunque la mascherina. Non bisogna però farsi illusioni, perché l’incubo Covid 19 non è ancora giunto al capolinea. Vedere comunque un’Italia quasi monocolore, priva di zone rosse, fa comunque ben sperare che la fase più tragica della seconda ondata stia per finire.
2 commenti su “Nuovi colori delle regioni in Italia: 16 passano in zona gialla”
Anche la Calabria 😊♥️
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