Vallate del Turano al cui centro risalta l'omonimo lago su cui si affaccia Colle di Tora

Un borgo avvolto dalla natura: Colle di Tora

Come in un abbraccio materno colmo d’amore. Una lunga strada fatta di numerosi tornanti fa da preludio a un piccolo borgo. Intanto, durante il viaggio, compaiono qua e là imponenti vette. Disegnano lo scenario circostante assicurando protezione alla preziosa località che stiamo per raggiungere. Poi si scorge il lago che delicatamente accarezza un territorio ancora incontaminato. Siamo in Lazio, nella Valle del Turano. Qui, a 600 metri d’altezza, è ospitato Colle di Tora.

Colle di Tora tra uomo e ambiente

Situato su un promontorio figlio di un lago nato da una diga. La suggestiva collocazione di Colle di Tora, da cui ammirare splendidi scorci, è frutto di un intervento umano. Il lago del Turano è, in tutta la sua particolare bellezza, artificiale. Creato nel 1939 dallo sbarramento dell’omonimo fiume con un intento duplice. Ridurre le inondazioni della piana di Rieti e favorire la produzione di energia idroelettrica. L’opera oltre ad un fine di utilità, ha portato anche ad un piacevole risultato estetico. Insenature che intervallano l’andamento delle sponde da cui si snodano viottoli che conducano ai sopraelevati borghi montani.

Immagine del borgo Colle di Tora affacciato sul lago del Turano
Lago Turano – foto di David di Benedetti, CC BY-SA 4.0

A completare il suggestivo quadro intervengono le cime dei Monti del Cicolano. Qui si trovano incastonati diversi piccoli borghi che grazie alla collocazione nascosta si sottraggono alle ondate turistiche. Non è un caso infatti che Colle di Tora, insieme ad altri centri montani, appaia intatto e incontaminato. Giungendovi è forse questa la caratteristica che immediatamente si apprezza. Un luogo quieto e silenzioso, a tratti brullo ma ricco di aneddoti passati. Quelli di una storia lontana tuttavia ancora oggi capace di far sentire la sua voce.

Spunti di viaggio

Il territorio della Valle del Turano fa parte di un Lazio nascosto, che non ci aspettiamo e che probabilmente in pochi conoscono. Un itinerario che permette di conciliare aspetti naturalistici a percorsi culturali. Colle di Tora è un mix di entrambe le cose. Splendidi scorci sul lago e una panoramica delle vicine montagne. Un paesaggio che si tinge di colori diversi al variare della stagione ma che sembra indossare la sua veste più interessante in estate quando, la sera, si possono addirittura incontrare le lucciole.

Il borgo di Colle di Tora appare come arroccato sul promontorio
Borgo di Colle di Tora – foto di Alessandro, CC BY 2.0

Ma Colle di Tora ha anche una veste storica che ci porta molto indietro nel tempo. Chiamato con il nome di Collepiccolo fino al 1864, presenta un’origine antica probabilmente legata alla città di Sabina. Nato in epoca preromana conosce poi un importante sviluppo in età medievale. Sono proprio di questo periodo le tracce che ancora oggi risultano visibili. La piazza del paese è dominata dalla Chiesa di San Lorenzo. In stile romanico la sobria facciata invita verso gli spazi interni. Qui si può osservare una preziosa tela raffigurante la Madonna del Rosario con i santi Lorenzo e Domenico. C’è poi una tradizione culinaria, quella che fa di Colle di Tora anche un luogo in cui assaporare piatti autoctoni.

Piatto di trippa alla romana tipico del territorio di Colle di Tora
Trippa alla romana, Alpha [CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)]

Piatti che diventano i protagonisti delle sagre paesane. Come la giornata che si svolge qui durante la primavera, interamente dedicata alla preparazione di una speciale focaccia. La “pizzillu coll’erbe”. Realizzata con un impasto in farina di grano, cotta alla brace e presentata su un letto di cicorie. Questi gli ingredienti noti di una ricetta che, per certi aspetti, resta ancora segreta! Ma l’offerta gastronomica prosegue anche nelle trattorie locali con succulenti piatti del territorio. Fettuccine alla papalina, carciofo di maggiorana, panzerotti, trippa e molto altro. Una terra ricca ma ancora incontaminata dove potersi ritagliare un angolo di tranquillità nell’ammirazione di tutto il bello che offre.

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