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L’azienda pugliese Tiberino prepara il cibo per gli astronauti della NASA

Da sempre l’Italia è il Paese delle eccellenze gastronomiche, una specialità che ha superato i confini e ha conquistato il mondo. Quello che non si sa è che anche lo spazio punta al “made in Italy” e in particolare al marchio Tiberino che dal 2007 è selezionato dalla Nasa per produrre cibi adatti ai protocolli aerospaziali. L’azienda pugliese è così la prima nella storia a produrre cibo per gli astronauti.

cibo per gli astronauti - famiglia Tiberino
Fonte: Tiberino.com

I pasti per gli astronauti hanno il sapore della Puglia

Tutto nasce dalla “Sudalimenta” azienda a conduzione famigliare nata alla fine dell’800 a Bari. Da sempre specializzata nella vendita di prodotti alimentari, si è trasformata con Raffaele Tiberino in un’azienda di import-export con tanto di marchio Tiberino. Dalla Nasa alle agenzie aerospaziali europee, tutti hanno consumato i piatti creati dall’azienda, così come Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, gli ultimi italiani a viaggiare nello spazio. I prodotti Tiberino hanno colmato una lacuna enorme. Prima i pasti erano di responsabilità diretta degli ingegneri aerospaziali che puntavano a pillole e alimenti disidratati mettendo da parte gusto e piacere. L’azienda pugliese ha invece introdotto antipasti, primi, secondi e dolci, secondo le migliori e più tradizionali ricette della dieta mediterranea.

Raffaele Tiberino ha raccontato a diversi media la storia della sua azienda: “Tutto è iniziato per puro caso. Nel 2006 durante un ricevimento un nostro importatore ha incontrato in Florida un ingegnere della Nasa che gli ha lanciato la proposta di un “convivio spaziale”. Non riuscivo a crederci, mi pareva impossibile che affidassero a noi la fornitura dei pasti conoscendo i loro rigidi protocolli di sicurezza. Ma invece sono seguiti mesi e mesi di studi, sperimentazioni e test rigorosi e alla fine ce l’abbiamo fatta a raggiungere lo spazio con la nostra cucina prodotta a Bari“.

cibo per gli astronauti impacchettato
Fonte: tiberino.com

Le caratteristiche particolari dei piatti Tiberino per lo spazio

Per creare pasti in grado di garantire il corretto apporto di vitamine e minerali, bisogna seguire determinate procedure. Grazie all’assistenza di un team di nutrizionisti, l’azienda è riuscita a creare pasti gustosi. Devono subire un processo di precottura e termo-stabilizzazione in grado di garantire una conservazione a temperatura ambiente per diversi mesi. I pasti sono, umidi, precotti e termo-stabilizzati utilizzando ingredienti in grado di resistere alla pastorizzazione e mantenendo inalterate le loro caratteristiche organolettiche. Sono oltre cinquanta le ricette tra pasta, risotti e zuppe ma soprattutto gran parte sono vegane.

Siamo riusciti a soddisfare le richieste di ogni singolo astronauta – sottolinea Raffaele Tiberino – per Paolo Nespoli ad esempio abbiamo preparato un primo composto da pasta fregola con peperoni e porcini, che ha avuto molto successo tra tutti gli astronauti e ci è stato richiesto più volte. Il siciliano Luca Parmitano l’abbiamo voluto omaggiare con un orzo alla norma con melanzane. Più complicato soddisfare le esigenze della Cristoforetti, vegetariana e molto incline all’utilizzo di una cucina sana e naturale. Su sua esplicita richiesta abbiamo interpellato il noto chef siciliano Filippo La Mantia che ci ha inviato le sue ricette e suggerito una speciale zuppa di quinoa».

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