calo contagi

Calo dei contagi: 9.098 positivi in meno rispetto a ieri!

Covid, significativo calo dei contagi: la notizia del giorno è che per la prima volta nella seconda ondata si è verificato un calo degli attualmente positivi (9.098 in meno). Questo anche grazie all’alto numero di guariti (31.395). Nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della salute nel nostro Paese si sono registrati 22.930 nuovi casi positivi a fronte dei 28.337 (5407 in meno rispetto a ieri). I nuovi decessi sono 630 (ieri 562); l’incremento dei tamponi è pari a 148.945 (ieri 188.747) mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 3810, 9 in più di ieri. Complessivamente da quando è scoppiata la pandemia in Italia si sono verificati 1.431.795 casi positivi.

Il calo dei contagi c’è ma in corsia è sempre un tour de force

Ma anche se la curva si sta appiattendo il tour de force cui sono costretti gli operatori sanitari è davvero pesantissimo. “In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile: solo in un mese si sono contagiati in 27 mila tra medici e infermieri, 900 al giorno.

la curva dei contagi scende - medici e infermieri

Se continua questa pressione, non solo rende impossibile curare i pazienti, ma sguarnisce la prima linea. Quindi è assolutamente necessario limitare al massimo la mobilità e fare solo le cose che veramente servono: tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente limitato”. Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’Università Cattolica e consulente del ministero della Salute.

Salviamo la stagione sciistica

“Per lo sci invernale possiamo trovare un punto di equilibrio, come stanno facendo in altri Paesi. È uno sport e lo si può praticare in sicurezza. Si potrebbe consentire l’attività sciistica, lasciando chiusi bar e ristoranti. È una strada che dobbiamo percorrere insieme al governo”.

pista da sci e la curva dei contagi

Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che sottolinea: “Come sempre bisogna cercare soluzioni di buon senso. Bisogna verificare se esiste la possibilità di permettere alle attività sciistiche di funzionare pur nel rispetto, prioritario, delle condizioni di salute”.  “Sarebbe un danno enorme, irreparabile, se il governo confermasse le notizie circolate in queste ore, sulla possibilità di non aprire gli impianti da sci per le festività natalizie”. Ad affermarlo è Giuseppe Cuc, presidente del Collegio nazionale dei maestri di Sci e dell’Associazione valdostana maestri sci.

sci da neve

In Italia sono 15mila i maestri di sci alpino, fondo e snowboard e 380 le scuole di sci che operano sull’intero territorio. “Molte famiglie – insiste Cuc -vivono solo ed esclusivamente con il reddito percepito nei cinque-sei mesi invernali di attività. Una falsa partenza come quella annunciata, sarebbe drammatica per la categoria e per l’intero settore della montagna”.

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