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Brindisi di Capodanno, un rituale antico e di buon augurio

Brindisi di Capodanno, un gesto benaugurante che è ormai tradizione inveterata da un capo all’altro del pianeta. In tutto il mondo, per salutare l’anno vecchio, ogni popolo ha la sua usanza, il suo ‘rituale’ per scacciare via le negatività vissute durante gli ultimi dodici mesi e per accogliere le novità dell’anno che verrà.  Sia che si brindi fra amici o tra familiari, il tintinnio di bicchieri è un inno alla salute, alla ricchezza, alla felicità, a tutta una serie di aspirazioni, di sogni che si desidera ardentemente diventino realtà. Ma come è nato il rito del brindisi?

La tradizione del brindisi

Nel suo libro di storia del XVIII secolo The Decline and Fall of the Roman Empire, Edward Gibbons ha scritto sullantica usanza del brindisi. Gibbons descrisse una festa tra gli Unni durante la quale il loro capo, Attila, condusse non meno di tre giri di brindisi per ogni portata di una lauta cena. Gli antichi greci bevevano, augurandosi l’un l’altro la salute e il benessere. Nell’Odissea, Ulisse beveva alla salute di Achille. Il modo migliore per dimostrare che un drink era sicuro da sorseggiare era prendere il primo sorso, proprio come una stretta di mano assicurava agli altri che nulla era nascosto nella manica, bere una libagione condivisa davanti agli altri garantiva tutta la sua sicurezza per il consumo. I romani hanno poi elaborato questa usanza greca di bere per la salute e il benessere degli altri; hanno aggiunto briciole di pane tostato ai loro calici, riducendo l’acidità del vino spesso amaro.

Il Prosecco batte lo Champagne - cameriere che versa lo spumante

Conseguentemente, nei paesi anglofoni, è nato l’appellativo “toast”, riferendosi alla bevanda stessa, dal termine latino “tostus” che significa “asciugare” o “bruciare”. Così nell’antica Roma, bere per la salute di un altro diventa un gesto che oggi definiremmo cult: il Senato decreta che tutti i commensali debbano bere ad Augustus, primo imperatore romano, ad ogni pasto. Fabio Massimo, politico e generale romano, dichiara che nessun uomo dovrebbe mangiare o bere prima di aver pregato per (Massimo) e bevuto alla sua salute.

Il tintinnio dei bicchieri

Cin cin di Capodanno. L’usanza della tostatura si diffonde in tutta Europa e in Inghilterra, dove per la prima volta il tintinnio dei bicchieri accompagna il rito. Forse l’obiettivo è quello di mescolare il contenuto dei bicchieri l’uno dell’altro in modo, riducendo la probabilità di essere avvelenati. O di aggiungere suoni all’esperienza del gusto, del tatto, dell’olfatto e della vista. Nel XVII secolo, la tostatura diviene molto popolare. Alla fine emerge la posizione di “toastmaster” che in Inghilterra presiede gli eventi, offrendo e sollecitando brindisi appropriati. In questo periodo di festività ci si chiede come usare il brindisi nelle varie occasioni senza urtare il galateo e le tradizioni popolari.

spumante brindisi

Ad esempio sono poche le occasioni durante il quale un brindisi non si fa in piedi. Tante le occasioni per brindare: matrimoni, eventi di famiglia e naturalmente le feste natalizie che si trascorrono in piacevole compagnia. Il modo più corretto per servire le bollicine è quello di sistemare tutti i bicchieri su un vassoio e riempirli uno a uno davanti agli ospiti. Ma si può anche aspettare che tutti siano seduti e versare lo spumante nei bicchieri prima di cominciare il pasto. E mentre il padrone di casa prepara meticolosamente le bottiglie di bollicine da stappare gli ospiti, per buon augurio, possono accompagnare il conto alla rovescia mangiando acini d’uva o chicchi di melograno.

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