Il governo ha stanziato delle indennità (i famosi bonus), per far fronte all’emergenza odierna. È possibile richiederli per l’intero mese di aprile 2020 tramite CAF, patronato o sul sito INPS. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come beneficiarne.
Chi può richiedere il bonus
I bonus hanno un importo di 600 euro non tassabili. Sono riconosciuti a varie categorie di lavoratori e ne sono esenti tutti coloro che riscuotono il Reddito di Cittadinanza (RDC). Il bonus è indirizzato innanzitutto ai liberi professionisti. La partita IVA deve essere stata aperta prima del 23 febbraio 2020. Inoltre, deve essere attiva, questo vuol dire che deve avere un fatturato e dei contributi versati entro parametri stabiliti dall’INPS. La lista include anche collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria. Poi ancora: lavoratori stagionali che operano nel settore turistico e degli stabilimenti termali, in ambito agricolo e dello spettacolo.
Il bonus baby-sitting dedicato alle famiglie
Inoltre, il governo ha stanziato dei fondi per specifiche esigenze familiari tramite i bonus baby-sitting. La misura si rivolge alle famiglie con bambini fino ai 12 anni. Sono numerose le categorie che rientrano negli aventi diritto. Tra queste, troviamo dipendenti privati, iscritti alla Gestione Separata, e lavoratori autonomi nel limite massimo di 600 euro, in alternativa al congedo parentale. Esistono altre categorie, invece, che hanno diritto ad un bonus di 1000 euro anzichè 600. Tra questi: lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, medici, infermieri e tecnici di laboratorio biomedico. Per l’elenco completo consultate il sito INPS.
Come ottenere i bonus
Per entrambe le indennità, per effettuare il log in, puoi utilizzare lo SPID, CIE, CNS o richiedere un PIN. Lo SPID è un sistema di riconoscimento per l’amministrazione pubblica che si può richiedere anche da casa. Il CIE è la nuova carta d’identità elettronica. Poi abbiamo il CNS, la Carta Nazionale dei Servizi. Si tratta di una smart card o una chiavetta USB che contiene un certificato digitale per autenticarsi. Infine, si può richiedere il PIN. Una parte arriverà tramite SMS o mail, la seconda parte tramite posta. Una volta selezionata la modalità di autentificazione (opterei per quelle esclusivamente online), potete creare il vostro account o effettuare il log in sull’INPS. Nella barra di ricerca digitate “Domanda per prestazioni a sostegno del reddito”.
Cliccate, e andate su “Indennità COVID-19”. A questo punto bisognerà compilare il modulo con l’appartenenza alla categoria lavorativa e dati anagrafici tra cui nome e cognome, numero di cellulare, indirizzo mail (la PEC è facoltativa). La procedura è molto veloce, l’unica difficoltà rimane, a tutt’oggi, la necessità di far caricare più volte le pagine a causa dell’alto numero di utenti. A tal proposito, consiglio di navigare sul web nelle ore di minore affluenza. Dopo la compilazione dei dati, basta che clicchiate AVANTI tra una scheda e l’altra fino alla fine.
Controllo stato domanda e informazioni varie
Per verificare lo stato della domanda bisogna effettuare il log in su MyINPS. Per ricevere assistenza, esistono varie modalità. Il Contact Center: è possibile chiamarlo da rete fissa (803 164), o mobile (06 164 164), anche il sabato (fino alle 14). Esiste poi la PEC, la chat e le FAQ dove trovare le risposte alle domande più frequenti.
#l’Italianelcuore