Alessandra Mastronardi, madrina del Festival del Cinema di Venezia 2019, è una delle figure femminili più rappresentative degli ultimi anni nel mondo delle pellicole. Bella, viso pulito, fresca, spontanea e neanche a dirlo, ha una faccia assolutamente cinematografica. Dal 28 al 7 settembre, gli occhi del mondo saranno puntati su Venezia!
Alessandra Mastronardi
Alessandra Mastronardi è rimasta la ragazza della porta accanto, ricorda molto Marisa Allasio, di “Poveri ma belli”, e questa è la sua carta vincente. A fare gli onori di casa quest’anno è lei, arrivata a Venezia, scendendo all’Hotel Excelsior dove alloggerà, ma in sordina con stile.
E’ tradizione, infatti, che la madrina arrivi sempre il giorno precedente l’inizio della Mostra del Cinema di Venezia, e la Mastronardi è giunta vestita del suo sorriso disarmante. Raggiante per l’onore ricevuto, in un total look firmato Armani, ma a vestirla basterebbe quel sorriso da “cinematografo”.
Al riguardo, il “volto di Venezia” è sempre stato “donna”, infatti, da anni si passano il testimone attrici di talento, e di spicco.
Tuttavia a Venezia la bellezza femminile è il “mantra”, infatti è da poco arrivata Monica bellucci in total black, eterea, altera, con quel mistero frammisto a fascino avvolgente, ogniqualvolta giunge al lido.
Da Alessandra Mastronardi a Scarlett Johanssonn
Grande effetto ha suscitato anche la presenza di Scarlett Johanssonn, sexy, pelle di porcellana, fasciata in un abito rosso mozzafiato. L’attrice americana scende a Venezia con un film sulla fine di un matrimonio, girato mentre lei stessa si stava separando, una prova fantastica, “Marriage story”.
Eppure, ancor più grande è stato l’impatto al primo red carpet del Festival del Cinema di Venezia 2019, quando è arrivata Giusy Versace; atleta paralimpica e personaggio televisivo di grande impatto emotivo. Bella e sorridente, in un abito corto monospalla di Oscar Scirè indossato sulle protesi a vista e con tacchi a spillo; la cui foto ha fatto il giro dei social.
Grande Charme e attimi glamour anche con Toni Servillo, protagonista di “5 è il numero perfetto”; presentato nella sezione Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia.
Toni Servillo e Giusy Versace
In una Napoli anni ’70, buia e acquosa, Peppino Lo Cicero, spietato killer in pensione, interpretato dal versatile Toni Servillo, riprende in mano la pistola. Tra vie soffocanti che si allungano sui muri, Lo Cicero vuole vendicare la morte del figlio ucciso, ma non spoileriamo oltre!
Fuori concorso suscitano curiosità Gabriele Salvatores e Francesca Archibugi. Il film del regista napoletano s’intitola “Tutto il mio folle amore”, ispirato al romanzo “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas. Gli interpreti sono Claudio Santamaria, Valeria Golino, Giulio Pranno e Diego Abatantuono. “Vivere” è invece la pellicola presentata a Venezia da Francesca Archibugi.
Il dramma di una famiglia piccolo-borghese capitolina, sceneggiato con Francesco Piccolo e Paolo Virzì. Nel cast la valente Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini e anche Enrico Montesano. Ancora non ci sono le statuette, ma esserci sa già di vittoria!
Alessandro Borghi
Scalpore senza colpo ferire per l’ultimo film di Roman Polanski, “J’accuse. L’ufficiale e la spia”, in concorso, e non è un film qualsiasi. Non lo è nessun film del regista di “Cul de sac”, “Per favore non mordermi sul collo”, “Rosemary’s baby”, “Frantic”, o “Luna di Fiele”. Ma questo non è un film qualsiasi ancora di più. Perché la scelta di raccontare il caso Dreyfus è stata importante.
Con Polanski giungono critiche e musi lunghi, per le vicissitudini giudiziarie in U.S.A., ma ogni processo prima o poi deve finire e ogni pena prima o poi si deve finire di scontare. Ma anche tanta leggerezza poi al “Campari Lounge”, dove si terrà la premiazione di giovani registi di short film; e sarà presente il bellissimo Alessandro Borghi. L’evento in questione è organizzato da Campari Lab, il laboratorio didattico creato dal brand con il Centro Sperimentale del Cinema.
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