Inizia oggi la VII edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, che si concluderà domenica 20 novembre. Il tema di quest’anno è “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”. L’appuntamento annuale sulla tradizione culinaria italiana all’estero si propone di esprimere livelli qualitativi di eccellenza.
Le origini
La Settimana della cucina Italiana nel mondo è un’iniziativa del Ministero degli Esteri. Essa affonda le radici in EXPO 2015, l’esposizione universale svoltasi a Milano, durante la quale si ritenne necessario trattare tematiche come qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio e biodiversità, tutte raccolte nella Carta di Milano.
L’evento ha l’obiettivo di valorizzare la tradizione culinaria italiana all’estero. Per un’intera settimana vengono organizzate iniziative in tutto il mondo volte a far conoscere il prodotto agroalimentare italiano autentico.
I valori
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si inserisce nel piano di azioni per il sostegno al settore agroalimentare e alla cucina italiana racchiuso nel Food act. È inoltre inclusa nelle attività previste dal protocollo di intesa per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità, sottoscritto tra MAECI, MIPAAF e MIUR il 15 marzo 2016. I valori della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo sono diversi. Fra questi, rientrano la tradizione, l’artigianalità e l’innovazione.
L’evento vuole anche valorizzare i territori e gli itinerari enogastronomici; fare internazionalizzazione tramite la formazione di giovani cuochi e valorizzare l’offerta della ristorazione italiana di qualità. La promozione della dieta mediterranea è poi al centro della rassegna insieme a quella della conoscenza delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento a quelle tutelate (DOP, IGP, DOCG, DOC, IGT, Biologico). Inoltre, la presentazione dell’offerta formativa italiana nel settore enogastronomico è utile per attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità.
Una vetrina per la buona cucina italiana
La VII edizione annuale della Settimana della cucina italiana interesserà, come le precedenti, tutto il mondo. L’atteso evento sarà, ancora una volta, una vetrina per il nostro Paese e la sua buona cucina, apprezzata ovunque. L’iniziativa vuole far conoscere le tradizioni culinarie italiane, i prodotti agroalimentari e l’enogastronomia, che rappresentano un tratto distintivo dell’identità e della cultura italiana. La rassegna è promossa dalla nostra rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero.
Casa Artusi, fra i testimonial dell’evento
Il padre della cucina italiana, Pellegrino Artusi (1820 – 1911), il gastronomo di Forlimpopoli (Forlì-Cesena), è “testimonial” della Settimana della cucina italiana nel mondo. Casa Artusi è partner dell’evento, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale promuove la cultura gastronomica italiana.
Numerosi eventi
Per questa VII edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo saranno numerosi gli eventi organizzati in tutto il mondo: concorsi, conferenze, degustazioni, cene a tema, mostre legate alla cucina e seminari tecnico-scientifici. Ci saranno anche workshop; masterclass di cucina con rinomati chef italiani; mostre culturali; eventi eno-gastronomici, degustazioni di vini, prodotti e piatti italiani; programmi educativi per bambini e studenti; approfondimenti su alimentazione e salute; promozione della lingua italiana nell’alimentazione; valorizzazione dell’eno-gastronomia italiana tra tradizione e innovazione. Negli Stati Uniti, la rassegna mira a promuovere un’ulteriore crescita dell’export di made in Italy nel mercato americano.
(Foto: Accadema Italiana della cucina, Pagina Facebook)