Basta un clic per immergersi nelle sale del Museo Egizio di Torino e non “perdersi di vista” con questa importante istituzione culturale. Un clic per visitare la mostra temporanea Archeologia Invisibile, alla scoperta della storia che si nascone dietro ad alcuni importanti reperti archeologici. La mostra non è visitabile in presenza perché dall’inizio di novembre i musei sono chiusi a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma al Museo Egizio, come in altri istituzioni museali italiane, il dialogo continua con quel pubblico comunque interessato a scoprire i suoi inestimabili tesori. Anche on line. A cominciare dalla mostra temporanea Archeologia Invisibile. Un allestimento la cui finalità è spiegare al pubblico quello che sta dietro al reperto archeologico esposto, la sua biografia. Cosa si va a vedere, seppur in modo virtuale?
La mostra ricerca e illustra la storia degli oggetti, suddividendo il percorso espostivio in tre sezioni: la fase di scavo, le analisi diagnostiche, il restauro e la conservazione. Non basta infatti la semplice osservazione di un reperto per poterne raccontare la storia. I nostri sensi, in primis la vista, ci restituiscono solo una parte di quello che è l’intero ciclo di vita di un oggetto. Nella maggior parte dei casi la sua semplice osservazione non ci consente di conoscerne le origini, le reali funzioni, i contesti d’impiego e il suo valore culturale e simbolico. Proprio questo è l’aspetto che il progetto di Archeologia Invisibile vuole approfondire. Esplorando l’affascinante dimensione di quell’attività d’investigazione che le moderne apparecchiature, applicate alle modalità d’indagine e ricerca dell’egittologia, consentono di compiere quando si va a studiare un reperto archeologico.
Interrogare gli oggetti del passato per per conoscere tutta la loro storia
L’Archeometria, che è l’insieme delle tecniche utilizzate per studiare questo particolare aspetto dell’archeologia, oggi ci consente di “interrogare” gli oggetti. Quelli antichi e anche quelli antichissimi. Domandando per esempio a un vaso, a una mummia, a un sarcofago chi siano davvero e perché oggi si trovino al Museo Egizio. Le risposte di ogni singolo reperto ci possono raccontare notizie, aneddoti, a volte anche curiosità che senza queste tecniche di ricerca innovative sarebbero inaccessibili.
Ecco perché si parla di Archeologia Invisibile, perché le nuove tecnologie consentono di rendere visibile ciò che è invisibile. Causa pandemia, non sarebbe visibile neppure questa mostra se non fosse stato messo a disposizione del pubblico un tour virtuale aperto non solo ai torinesi ma a chiunque sia interessato a “visitare” l’allestimento.
Il tuor virtuale della mostra in 3D
Il tour virtuale è possibile grazie all’utilizzo di fotocamere a 360 gradi con cui è stata realizzata una riproduzione 3D dell’esposizione. Hanno contribuito a questo progetto gli studenti del corso di laurea in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione del Politecnico di Torino in collaborazione con lo studio creativo Robin Studio. Con un clic si “entra” nel virtual tour, alla scoperta delle sale espositive, delle vetrine e dei preziosi reperti che vi sono custoditi. Dalla biografia degli oggetti alle analisi multispettrali … Dalle mummie animali alle pitture di Iti e Neferu… Dalla mummia di Kha a quella di Merit …Fino ai papiri del Museo, alla loro analisi e conservazione.
Merita segnalare che il Museo Egizio, il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura egizia, in questo periodo resta connesso con il suo pubblico anche con le storie dei piemontesi illustri sul suo canale YouTube. Con i racconti, da parte dei curatori, degli oggetti più curiosi e speciali della collezione. Ma anche la visita completa al museo insieme al direttore Christian Greco. Con un ricco calendario di incontri, interamente online, incentrati sui temi di ricerca e di indagine egittologica, museale e archivistica. Ancora, iniziative per i più piccoli, il Database della Collezione che dà accesso alla quasi totalità dei reperti esposti (circa 3300), la collezione di Papiri, una trasmissione radiofonica in diretta dalle sale del Museo Egizio, realizzata in collaborazione con Radio Ohm e trasmessa ogni domenica dalle 11 alle 12.