Covid, nuove regioni in zona bianca e ok al vaccino cinese Sinovac

Covid, presto altre regioni in zona bianca e intanto arriva anche il Sinovac, il vaccino cinese. L’Italia fa le prove di zona bianca: via le restrizioni che hanno segnato la vita degli italiani negli ultimi sette mesi. Si procede con la riapertura di tutte le attività in Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, con tre milioni di concittadini che hanno dato l’addio al coprifuoco. Un anticipo di quanto accadrà in 9 regioni e nella provincia di Trento tra il 7 e il 14 giugno, un altro passo significativo verso la normalità. Ovvero la riapertura in tutto il Paese dei ristoranti al chiuso a pranzo e cena, con l’obbligo di mascherina ogni volta che ci si alza dal tavolo. Saltato anche il limite massimo di 4 persone al tavolo: saranno nuovamente possibili le tavolate tra amici.

Il ritorno alla normalità è confermato ormai quotidianamente dai report riguardanti la curva pandemica. Infatti, secondo i dati puntualmente diffusi dal ministero della Salute, in Italia si sono registrati nuovi casi positivi (ieri 1.820). I decessi delle ultime 24 ore sono 93 ( ieri 82). Sono 221.818 i tamponi molecolari e antigenici effettuati sempre nelle ultime 24 ore (ieri 86.977). I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 989 (ieri 1.033). In isolamento domiciliare rimangono 218.570 persone contagiate dal virus (ieri erano 226.159). I dimessi guariti di oggi sono 10.313 (ieri 6.358) mentre i casi attualmente positivi sono 225.751 (ieri 233.674).

Ok dell’Oms al vaccino cinese Sinovac

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha concesso l’omologazione d’urgenza al vaccino anti-Covid della cinese Sinovac. A tal proposito l’Oms assicura che il siero cinese rispetta gli standard internazionali di sicurezza, efficacia e di fabbricazione.

 Inoltre è stabilito che le varianti del Covid-19 debbano essere rinominate con le lettere dell’alfabeto greco. Ciò, per evitare di stigmatizzare le nazioni in cui sono state rilevate per la prima volta. Lo ha annunciato sempre l’Organizzazione mondiale della sanità precisando che il nuovo sistema si applica alle varianti di maggiore interesse. Sia le quattro più preoccupanti che sono in circolazione, sia le varianti di interesse di secondo livello in corso di monitoraggio.