Covid, da lunedì prossimo tutte le regioni italiane saranno in zona gialla. Lo confermano gli esperti dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute che ogni settimana elaborano i dati del monitoraggio. Gli altri dati importanti riguardano il calo del tasso di positività e dei ricoveri per Covid scesi al di sotto delle 10mila unità, per la prima volta dall’ottobre scorso. Il report odierno sull’emergenza sanitaria nel nostro Paese, evidenzia infatti una curva pandemica sempre più calmierata.
I dati ministeriali attestano che, nelle ultime 24 ore in Italia, si sono registrati 4.717 nuovi casi positivi (ieri 5.218). I nuovi decessi sono 125 (ieri 218). I dimessi guariti di oggi sono 12.633 (ieri 12.695); complessivamente i casi positivi sono 283.744, 8.044 in meno rispetto a ieri. I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono 286.603 (ieri 269.744). Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati 1.430 pazienti Covid (ieri 1.469), mentre in isolamento domiciliare rimangono ancora persone 272.826 contagiate dal virus (ieri 280.394).
Italia, tutte le regioni in zona gialla
Sono numeri confortanti e che spingono verso le riaperture di tante attività chiuse da mesi. Oggi infatti riaprono gli impianti sciistici e i centri commerciali (finora chiusi nel weekend); lunedì sarà la volta delle palestre. E si accelera sul green pass in vista della stagione delle vacanze. “L’Italia – ha spiegato il premier Draghi – sarà aperta ai turisti di tutto il mondo, con un suo green pass. Ci stiamo coordinando con la Commissione europea per avere lo stesso certificato degli altri Paesi Ue. Intanto avremo il nostro per consentire ai turisti di visitarci”.
“L’Italia in giallo è il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità”. Lo ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza.
Miglioramento dovuto alle vaccinazioni e al rispetto delle regole
“La previsione è che si vada verso una situazione endemica del virus Sars Cov2. Il tema dei richiami è all’attenzione ed è un’ipotesi allo studio: si sta valutando la durata della copertura immunitaria e stiamo inoltre monitorando le varianti del virus. Dobbiamo dunque essere pronti ad utilizzare eventualmente dei richiami, o in maniera estesa o per determinate categorie di persone”. Sono le dichiarazioni del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “In molte regioni l’incidenza dei casi è scesa sotto 50 per 100mila abitanti e questo rende possibile la ripresa del tracciamento dei casi e dei contatti”.
Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “La situazione in terapia intensiva e area medica mostra un decongestionamento. Tale miglioramento è dovuto alle vaccinazioni, alle misure prese ed al rispetto delle regole da parte della popolazione. Quindi ciò rende possibile la ripresa delle attività in sicurezza, sono dati che dobbiamo leggere con un certo ottimismo”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.