Emergenza Covid: in Italia la curva dei contagi continua a essere sotto stretto controllo mentre prosegue a pieno ritmo la campagna vaccinale. “Sono 2,2 milioni le dosi di vaccino Pfizer che verranno distribuite a partire da domani mattina alle regioni e alle province autonome. L’afflusso in Italia del vaccino è iniziato nella giornata di oggi e si concluderà domani, quando partiranno tutte le consegne dirette verso le oltre 200 strutture sanitarie designate dalle regioni. Il lotto di Pfizer è il più consistente in assoluto tra quelli approvvigionati dall’inizio della campagna vaccinale”. Lo rende noto il commissariato per l’emergenza Covid il generale Francesco Figliuolo.
Intanto è costantemente monitorata la curva relativa alla diffusione del virus nel nostro Paese. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 10.404 ( ieri 8.444). I nuovi decessi sono 373 (ieri 301). Gli attualmente positivi sono invece 448.149, 4663 in meno rispetto a ieri; i dimessi guariti sono 14.688 (ieri 16.539). Sono 302.734 i tamponi molecolari e antigenici effettuati sempre nelle ultime 24 ore (ieri145.819). I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 2.748 mentre rimangono ancora in isolamento domiciliare 425.089 persone contagiate dal virus.
Contagi sotto controllo e vaccinazione intensiva
Potrà essere aumentato l’intervallo minimo tra la prima e la seconda dose del vaccino russo Sputnik V contro il virus Sars-Cov-2. A darne notizia è Alexander Gintsburg, direttore del centro di ricerca Gamaleya di Mosca che lo ha sviluppato. “Riteniamo che sia possibile aumentare l’intervallo minimo tra il primo e il secondo vaccino, dai 21 giorni approvati in precedenza, fino a tre mesi – spiega l’esperto – L’estensione dell’intervallo non influirà sulla risposta immunitaria indotta dal vaccino e, in alcuni casi, la rafforzerà e la prolungherà”.
“Questa conclusione – sottolinea Gintsburg – deriva dalla nostra esperienza nell’uso di vaccini utilizzando la stessa piattaforma di adenovirus. E, soprattutto, da campagne di vaccinazione di massa di successo condotte in Russia e in numerosi altri Paesi”. Per il direttore del Gamaleya “questa decisione accelererebbe notevolmente “le campagne di immunizzazione”. Conclude Gintsburg.”Riteniamo che spetti a ciascuna agenzia regolatoria nazionale decidere se mantenere l’intervallo di 21 giorni tra le dosi o estenderlo fino a 3 mesi“.
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