Covid: crisi economica, arrivano i contributi del dl Sostegni

Crisi economica dovuta alla pandemia da Covid: arrivano i contributi del dl Sostegni. Dal 30 marzo e fino al 28 maggio sarà possibile presentare le domande per ottenere il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni. Si tratta del decreto legge varato dal governo Draghi per sostenere chi è in difficoltà a causa della crisi economica generata dalla pandemia. La procedura è semplice: le richieste andranno inviate all’Agenzia delle Entrate, anche tramite intermediario, sui canali telematici o sulla piattaforma web predisposta da Sogei.

Intanto la pandemia, nel nostro Paese, continua a registrare numeri che ancora non sono del tutto confortanti. Riguardo alle ultime 24 ore, il ministero della Salute fa sapere che si sono registrati 12.916 nuovi casi positivi (ieri 19.611). I nuovi decessi sono 417 (ieri 297); i dimessi guariti sono 19.725 (ieri 17.950). Attualmente i casi positivi, complessivamente sono 565.993, 7.242 in meno rispetto a ieri. Sempre nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 156.692 tamponi molecolari e antigenici. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati 3721 pazienti Covid; in isolamento domiciliare rimangono ancora 533.109 persone contagiate dal Coronavirus.

I contributi del dl Sostegni

Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta o, a scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione. Due i requisiti per accedere al sostegno: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30 per cento. L’agenzia ha anche realizzato una nuova guida che spiega con parole semplici ed esempi concreti tutti i dettagli della misura.

Chi può richiedere i contributi

 Il contributo può essere richiesto dai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario. E, ancora, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Soggetti che, nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto, abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro.

Inoltre, il contributo spetta anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Ciò, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Sono invece esclusi dalla fruizione del bonus i soggetti la cui attività risulti cessata al 23 marzo o abbiano attivato la partita Iva successivamente.

Garantiti anche i sostegni minimi

L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020. Unitamente all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019. In pratica, si ha diritto ad un contributo del 60 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100 mila euro. Il dl Sostegni prevede contributi del 50 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100 mila euro fino a 400 mila.

E, ancora, il contributo è del 40 per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400 mila euro fino a 1 milione. Ammontano al 30 per cento i contribubuti se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni. Infine, è previsto lo zero per cento se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni. È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche. E, ancora, un contributo di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro.