Una scoperta che potrebbe rivoluzionare le cure contro il Covid. Si perché mentre continua la campagna vaccinale in tutto il mondo, la ricerca compie importanti passi in avanti. E infatti la nuova scoperta viene da Israele, paese che tra l’altro è molto in avanti nella ricerca e nelle vaccinazioni. Il farmaco si chiama EXO-CD24. A realizzare la ricerca l’Ichilov Medical Center di Tel Aviv.
L’Israele e i passi in avanti per combattere il virus
E questo, a quanto pare è uno dei farmaci che funziona di più. Perché bisogna dirlo sono tante le sperimentazioni su questo fronte. Come ad esempio gli anticorpi monoclonali che potrebbero guarire i pazienti anche più gravi in pochi semplici passaggi. Questo invece sarebbe il primo farmaco per combattere il virus. Quindi una scoperta davvero significativa. A testarla in fase sperimentale ma con risultati significativi è stato un team di ricercatori. Somministrato a trenta pazienti positivi ha riportato un tasso di successo pari al 96 per cento.
La ricerca di un centro israeliano
Secondo i primi dati emersi da questa ricerca 29 pazienti hanno avuto un miglioramento nell’arco di 48 ore. La ricerca è stata portata avanti da un gruppo guidato dal professore Nadir Arber del Centro integrato di prevenzione del cancro dell’ospedale. Ma come funziona. Il farmaco testato in Israele sembrerebbe arginare e sconfiggere la tempesta di citochine, sindrome infiammatoria in cui il sistema immunitario va fuori controllo. Il farmaco agisce con minuscole particelle a forma di sacche che trasportano i materiali tra le cellule, per fornire una proteina ai polmoni. “Questa proteina – ha detto Shiran Shapira del laboratorio di Arber – si trova sulla superficie delle cellule e ha un ruolo noto e importante nella regolazione del sistema immunitario, aiutando a calmare il sistema e frenare la tempesta”.
La somministrazione del farmaco
Non ci sarebbero effetti collaterali, come sostengono i ricercatori. Infatti il medicinale viene somministrato per inalazione, una volta al giorno. E si procede per cinque giorni. Il farmaco arriva direttamente ai polmoni e agisce localmente. “A Ichilov siamo tra i leader mondiali nella ricerca della cura per l’orribile epidemia – ha sottolineato il direttore del centro di ricerca Ichilov, Roni Gamzu -. I risultati della sperimentazione di fase 1 sono eccellenti e ci danno fiducia“.
Israele all’avanguardia nella lotta al Covid
E così l’Israele sta confermando di aver adottato una giusta politica nella lotta al virus. Non solo la ricerca ha compiuto passi significativi, ma anche la vaccinazione. Infatti si stima che a oggi quasi il 90 per cento delle persone di età pari o superiore a 60 anni nel Paese abbia ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer. Adesso una possibile cura che potrebbe essere a breve approvata dalle autorità competenti. Si è quindi sulla buona strada per uscire da questo terribile periodo di pandemia.