Emergenza Covid, il governo nazionale lavora ad un nuovo Dpcm che andrà in vigore il 16 gennaio. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per lunedì mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con all’ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm. All’incontro, in programma alle 10.30, parteciperà in video-conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza.
Intanto prosegue il monitoraggio quotidiano della curva dei contagi. Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, oggi i nuovi casi positivi sono 19.978 (ieri 17.533) a fronte di 172.119 tamponi effettuati. I pazienti contagiati ricoverati sono 2.593 mentre rimangono in isolamento domiciliare 546.989 persone. Complessivamente i casi positivi sono 572.842 (2453 in più rispetto a ieri). I nuovi decessi di oggi sono 483 (ieri 620).
Il governo sta elaborando un nuovo Dpcm
Nel nuovo Dpcm è prevista, secondo le prime indiscrezioni che stanno trapelando, la conferma delle attuali misure. Inoltre, si stanno valutando nuove restrizioni, anche se al momento non sembrerebbero essere già state definite le nuove misure. Si punta all’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce delle varie regioni. Inoltre il governo sta pensando di introdurre un’ulteriore stretta per contenere il dilagare dei contagi.
La novità dovrebbe essere che se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatta in automatico la zona rossa. La proposta, avanzata dall’Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato. Ma è probabile che si tenga all’inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio.
Molto probabile la proroga dell’emergenza
Il governo sta valutando anche la proroga dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio. “Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione e continuare con comportamenti corretti e misure restrittive. Questa l’arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in un webinar organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
Raggiunte le 500mila vaccinazioni
Ieri, ha affermato Speranza, “ho firmato delle ordinanze che riportano in arancione un pezzo significativo del nostro Paese e in Europa i dati della recrudescenza del virus sono molto significativi. Il virus continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile. Purtroppo ancora per qualche tempo le misure di mitigazione e le regole sono e resteranno l’arma fondamentale con cui difenderci”.
“Sulle vaccinazioni anti-Covid siamo partiti con un ritmo molto determinato e ieri abbiamo superato le 500 mila somministrazioni in Italia. Penso che siamo ancora all’inizio del percorso e le dosi di cui disponiamo sono ancora evidentemente limitate”. Queste le considerazioni del ministro della Salute. “Il superamento delle 500mila vaccinazioni in Italia – ha aggiunto Speranza – credo sia un segnale importante. Voglio esprimere gratitudine a tutte gli uomini e le donne del Servizio sanitario nazionale che ci hanno consentito di raggiungere questo primissimo risultato”.
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