I primi significativi quantitativi di dosi di vaccino arriveranno in Italia il 24 dicembre e saranno affidate all’Esercito italiano. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ringrazia l’Esercito per il suo contributo alla campagna vaccinale contro il Covid-19.
Intanto non si ferma il monitoraggio dei contagi in tutte le regioni della nostra penisola. Infatti, il ministero della Salute fa sapere che oggi sono stati riscontrati 13.318 nuovi casi positivi (ieri 10.872); i nuovi decessi sono 628 (ieri 415). I dimessi guariti di oggi sono 20.315 (ieri 19.632); complessivamente i casi positivi sono attualmente 605.955 (ieri 613.582).
Il capo dello Stato ringrazia l’Esercito
“Un ruolo prezioso e determinante sarà ricoperto dalle articolazioni della Difesa anche nelle attività fondamentali connesse alla gestione della campagna vaccinale, in concorso con il Servizio sanitario nazionale. Gli italiani, oltre ad essere orgogliosi delle Forze armate, sono riconoscenti per quanto fanno per la difesa e la sicurezza del nostro Paese”.
Lo ha dichiarato il il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del videocollegamento dal Comando Operativo di vertice interforze, esprimendo “riconoscenza a nome della Repubblica a tutti gli appartenenti alle forze armate, ai corpi militari dello Stato e ai loro familiari”. “Rivolgo a tutti gli appartenenti alle Forze armate, ai Corpi militari dello Stato e ai loro familiari gli auguri più grandi per un Natale e un 2021 migliore. Un nuovo anno – ha sottolineato il capo dello Stato – che restituisca serenità e assicuri ai nostri concittadini prospettive rassicuranti e positive”.
Il vaccino distribuito su 21 siti nazionali
“Su richiesta del commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri abbiamo dovuto pianificare con urgenza la distribuzione del vaccino Pfizer. Le prime dosi arriveranno in Italia il 24 dicembre; il vaccino sarà custodito in una prima fase nell’hub centrale dello Spallanzani a Roma.
A cura del ministero della Difesa, sarà distribuito e somministrato su 21 siti nazionali”. Lo ha affermato il generale Luciano Portolano, rivolgendosi al Presidente della Repubblica durante l’incontro al Coi (Comando operativo interforze).