estate - macchina parcheggiata

Bloccati in Italia d’estate? C’è di peggio

Sarà un’estate particolare, forse la più strana degli ultimi anni. Non sappiamo se le spiagge saranno affollate, se le città d’arte verranno prese d’assalto. Sappiamo però che difficilmente verrà a trovarci la solita moltitudine di turisti dal mondo. E sappiamo che chi tra noi avrà tempo e denaro per prendersi una vacanza, difficilmente lo farà uscendo dai nostri confini.

Limitazioni, passaporti sanitari, quarantene preventive

Non è chiaro se e come ci sarà possibile circolare tra un paese e l’altro. Non lo è neppure tra le nostre regioni, figuriamoci. E se in questi giorni paiono giungere le prime rassicurazioni comunitarie, resta in ciascuno la prudenza, il pensiero che nuovi focolai sparsi potrebbero portare a nuovi lockdown e mandare a monte prenotazioni, caparre. Difficile insomma pensare che in molti prenoteranno voli per agosto verso destinazioni lontane. Gli italiani tengono alla salute, ma anche al portafoglio.

Gli italiani sanno però anche cogliere il meglio dalle situazioni difficili, come ampiamente dimostrato nel corso dell’emergenza. Quale occasione migliore perciò per guardarsi dentro: nel vero senso della parola. Visitiamoci. Scopriamoci. Scopriamo lati di noi che non credevamo di avere. E se ci prende la malinconia e un pelo d’invidia verso quell’esotismo che vediamo nell’altro e non in noi, diamoci un’occhiata meglio. Allo specchio. Scopriremo che davvero non c’è nessuna ragione d’invidia.

Maiorca o Cala Moresca

Le famosissime spiagge bianche di Maiorca ad esempio, uno spettacolo per gli occhi, meta spagnola desideratissima dagli italiani. Siamo certi che abbiano davvero molto più fascino della nostra (forse meno conosciuta) Cala Moresca? Eppure è qui, uno scorcio di paradiso. In Sardegna. Se ci facessimo una visita, senza fretta, è più che probabile che la nostra autostima se ne riavrebbe. E anche la nostra economia zoppicante, magari.

Santorini o le Cinque Terre

Altra meta presa d’assalto dagli italiani è Santorini. Splendida, a strapiombo su un mare di cristallo. Architetture eclettiche, locali notturni, ristoranti. Forse però per quest’anno potremmo farci bastare le Cinque Terre, borghi incastonati nel promontorio ligure, gioielli della nostra storia. Dove il tempo si ferma. E potremmo fermarci anche noi.

Tramonti tropicali o tramonti nostrani

Il tramonto è magico, si sa, specie d’estate. Uno dei più famosi al mondo si ammira a Zanzibar, isola tropicale della Tanzania, meta ogni anno di moltissimi turisti. Ma nel nostro piccolo non possiamo lamentarci (se piccolo può dirsi il sole che sfoca i contorni delle cupole di Michelangelo e Brunelleschi a Roma e Firenze). E se sono le scaglie rosse sul mare a mancarci proviamo ad assistere una volta al tramonto sullo Stromboli, il vulcano delle Isole Eolie. Uno spettacolo tanto prezioso da essere dichiarato Patrimonio Unesco. Una consolazione non male, per la mancata trasferta in Tanzania.

Amsterdam o Venezia

E qui la nostra autostima dovrebbe raggiungere il suo zenith. Con buona pace di Van Gogh e delle signorine in vetrina, Venezia è perla senza paragone.

Perla che in questi giorni ha bisogno di ossigeno. Vive e respira solo grazie a chi la va ad ammirare, perciò mai come quest’anno ha bisogno degli italiani. Ha bisogno di essere guardata, coccolata e ammirata – da quella vecchia bellissima signora abborracciata che è. Specchio di un paese acciaccato ma che, davvero, non ha nulla, nulla da invidiare ai suoi amici vicini. Visitiamolo dunque questo paese. Visitiamoci, scopriamoci. Se non ora, quando?

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