Cristiana Pegoraro, un’italiana che gira il mondo facendo conoscere l’Italia e la sua cultura musicale.
Si diploma sedicenne al Conservatorio di Terni, dove è nata, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore.Prosegue gli studi con Jörg Demus a Vienna e Hans Leygraf al Mozarteum di Salisburgo e alla Hochschule der Künste di Berlino, per un’ascesa inarrestabile!
Cristiana Pegoraro
Cristiana Pegoraro, esprime naturalmente una grande tecnica interpretativa, come attestano i tanti premi internazionali. Nell’89 a Praga si aggiudica “Il Migliore dell’Anno”, “per il talento, la personalità, la magistralità del fraseggio e la maturità espressiva”.
Il New York Times l’ha definita “un’artista del più alto calibro” nel debutto al Lincoln Center del 1996. Fin da giovanissima, Cristiana si è esibita nelle più importanti sale da concerto d’Europa, U.S.A., Sudamerica, Oriente, Asia, Australia. Ha partecipato al Festival d’Edimburgo, Klavierfestival Ruhr – Germania, Shabyt Festival di Astana – Kazakistan, World Expo di Aichi – Giappone e World Expo di Saragozza – Spagna. Con le sue tournée nei paesi del Golfo, è stata la prima donna italiana concertista classica a esibirsi in Bahrain, Yemen e in Oman. La Pegoraro è sta la prima donna italiana al mondo, a eseguire l’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven.
Gioacchino Rossini Overtures
La concertista italiana, per la critica internazionale è fra i migliori interpreti di musica sudamericana, avendo eseguito in prima assoluta in Europa; lavori di compositori sudamericani quali Joaquin Nin ed Ernesto Lecuona. Ha trascritto per pianoforte i più bei Tanghi d’Astor Piazzolla e composto una Fantasia su danze cubane d’Ernesto Lecuona.
La sua discografia conta 28 CD, e ha vinto la medaglia d’oro ai Global Music Awards in due categorie: best album e best instrumental. Recentemente è uscito il suo ultimo lavoro, “Gioacchino Rossini Overtures – Piano Transcriptions” con la registrazione in prima assoluta; di sue inedite trascrizioni per pianoforte delle più celebri ouverture di Rossini.
Cristiana si esibisce per le più alte cariche istituzionali; come il Presidente della Repubblica, il Presidente dell’ONU, o il Governatore dello Stato di New York. Nel 2005, per il suo decimo concerto al Lincoln Center di New York vince il “World Peace Award”.
Il World Peace Award a Cristiana Pegoraro
Il Circolo Culturale Italiano delle Nazioni Unite, le conferisce questo premio per il suo impegno nel promuovere la Pace nel mondo”. Nel 2008, la Pegoraro, è stata l’unica europea nell’ambito dello Spring Festival, a esibirsi a N.Y. di fronte ad ambasciatori e diplomatici di 192 paesi. È regolarmente invitata dal Ministero degli Affari Esteri, e negli Istituti di Cultura, rappresentando l’Italia e promuovendo la nostra musica all’estero. Cristiana Pegoraro è anche testimonial dell’Unicef, Amnesty International, World Food Programme ed Emergency.
ha ricevuto il premio “Fabrizio Frizzi”della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus come Ambasciatrice della Cultura e della Musica italiana nel mondo.
Tanti Premi per Cristiana Pegoraro
Nel 2016 Cristiana Pegoraro, ha ricevuto il “Premio Umbria in Rosa”, nato per le donne che operano nei campi del sapere. Arriva anche il premio “Donne ad alta quota” con il patrocinio della Regione Umbria e della Fondazione Marisa Bellisario, dedicato a “donne, che promuovono l’immagine dell’Umbria e dell’Italia. Nell’ambito del suo concerto alla Carnegie Hall di New York, ha ricevuto il premio “Oltre la breccia”. Nel 2018, sempre alla Carnegie Hall, ha ricevuto dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari il premio internazionale FIDAPA, “Donna di eccellenza” per essersi affermata nel mondo come testimone della migliore eccellenza in campo artistico. Nel 2019 è stata insignita del prestigioso “Premio Bellisario”. La cerimonia su RAI1 e’ stata preceduta da un incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella
Talento, carisma, passione e bellezza: ecco i tratti distintivi di quest’artista che da anni conquista le platee di tutto il mondo come simbolo della musica e della cultura italiana e che nell’ultima stagione ha suonato ben tre volte alla Carnegie Hall di New York.
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