Grazie lo stesso, Viola. Dopo una prestazione di cuore e carattere, la Fiorentina cede 1 a 0 all’Olympiacos, a soli quattro minuti dalla fine del secondo supplementare. La rete decisiva è quella di El Kaabi, al termine di un controllo Var lungo interminabili secondi. All’Aek Arena di Atene, si spengono così i sogni di gloria della Viola, arrivata in finale di questa manifestazione europea, giunta alla sua terza edizione, a meno di un anno da quella persa da quella notte di Praga, quando a imporsi fu il West ham di Jarrod Bowen. Orgoglio italiano sempre e comunque. La Fiorentina infatti, in tre edizioni di Conference League, è stata la terza italiana ad arrivare in finale. Per gli uomini di Vincenzo Italiano, la soddisfazione di qualificarsi all’edizione del prossimo 2024/2025, in virtù dell’ottavo posto in Serie A.
Primo trofeo nella storia dei Greci
Una Conference League che vale tantissimo per l’Olympiacos di mister Mendilibar, classificatosi terzo nel campionato greco e arrivato nella finale di Atene dopo avere eliminato squadre favorite come Fenerbahce e Aston Villa. Per la Viola, un gol nel finale che fa davvero male. Sfuma così il primo trofeo dell’era Commisso, insieme alla possibilità di avere, il prossimo 2024/2025, nove squadre italiane in Europa.
Lacrima viola, l’amarezza dei tifosi
Tanta amarezza fra i tifosi, accorsi ad Atene in migliaia. C’è chi arrivato addirittura dall’Australia, dopo 21 ore di viaggio. Quella di quest’anno avrebbe potuto essere una vittoria per Joe Barone, dirigente sportivo della squadra toscana scomparso alcuni mesi fa. E invece lo straordinario cammino della Fiorentina in questa Conference League, iniziato alla metà dello scorso agosto 2023, si ferma qui.