Il Lecce non è soltanto una sorpresa sul terreno di gioco, ma è anche una sorpresa dal punto di vista societario. Nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si dedica un approfondimento alla crescita societaria della compagine guidata da Saverio Sticchi Damiani.
Il Lecce e la “mossa” Mencucci: autosufficienza
Il Lecce ha affidato a Sandro Mencucci il compito di rendere la società autosufficiente dal punto di vista finanziario. I primi risultati già si vedono, aiutati anche dalle geniali mosse di calciomercato di Pantaleo Corvino che in estate ha venduto Morten Hjulmand a 20 milioni allo Sporting Lisbona, dopo averlo acquistato a poco più di 200 mila euro.
Secondo l’approfondimento della Gazzetta dello sport, il Lecce, dopo anni di grande difficoltà economica con un passivo di 27 milioni dopo la retrocessione del 2020, è riuscito a rialzare la china e quest’anno il bilancio è già in attivo, mentre si stima che l’anno prossimo possa esserci un bilancio con un attivo di circa 10 milioni. Mencucci ha dettato qualche numero riguardo ai ricavi del club “che in Serie A si attestano attorno ai 55 milioni”. Di questi incassi, oltre il 60% arriva dai diritti tv (“attorno ai 36- 38 milioni”). Numeri davvero importanti dovuti anche al fatto che lo stadio è sempre strapieno di spettatori e passione (guarda qui la classifica abbonamenti della Serie A). Insomma, il Lecce resta un modello sportivo ed economico.