In pochi sanno che, nel cuore della Sicilia, esiste un vero e proprio deserto, un luogo di altissima suggestione fra le province di Catania ed Enna, fra Etna, monti Erei e fiume Simeto: parliamo dei Calanchi del Cannizzola. Scopriamoli assieme.
I Calanchi del Cannizzola, il deserto in Sicilia
Si tratta di un luogo molto particolare e suggestivo, abbandonato da anni, afferente a una Sicilia inedita, surreale, fatta di luoghi magnifici. Questo sito sta vivendo una nuova vita per potenziare la vocazione turistica. I calanchi del Cannizzola, conosciuti anche come Valanghe, si trovano in un territorio fra Centuripe, comune che ricade nella provincia di Enna, e Paternò che appartiene invece a Catania. L’area è sfruttata da secoli per l’agricoltura e l’allevamento. Qui si portano a pascolare pecore, mucche e si coltivano uliveti, agrumeti, ortaggi. Ricade in quella zona della piana di Catania.
Si tratta di un geomorfosito formato da solchi raggruppati in valli, originatisi dall’azione dell’acqua sulle rocce argillose, compreso tra i monti Erei e l’Etna, nella valle del Simeto. Il geologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Pierfrancesco Burrato, sul sito dell’Ingv, li ha definiti come «un fenomeno geomorfologico di erosione degli strati superficiali del terreno che si produce principalmente per l’effetto dello scorrimento delle acque su rocce argillose, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento. Il termine calanchi indica quindi i solchi nel terreno lungo il fianco di un monte o di una collina che rappresentano drenaggi stretti e affilati».
I Calanchi appartengono alla lista dei siti d’interesse comunitario/zone speciali di conservazione della rete Natura 2000. Si tratta di un’area che presenta caratteristiche geologiche uniche a livello mondiale e di pregio a livello paesaggistico e ambientale.
Particolarità dei Calanchi del Cannizzola
I Calanchi del Cannizola si chiamano così per via dell’omonimo torrente affluente destro del fiume Simeto, presentano terreni argillosi e depositi alluvionali. I calanchi assumono forme di vere e proprie sculture che ripropongono soprattutto la forma di un piede dell’elefante.
In quest’area si trovano coesistenti anche campi coltivati, contornati da boschetti di macchia mediterranea, agrumeti, uliveti.
Per tutte queste caratteristiche è stato spesso utilizzato come location per girare film, spot pubblicitari e video. Fra gli esempi che possiamo riportare: il kolossal americano “La Bibbia“ del 1966 diretto da J. Huston, la fiction ad opera di una produzione franco-svizzera targata Cattleya nel 2020, il road movie di Colapesce Dimartino.
La Big Bench e il primo sentiero naturalistico
Lo scorso anno, la famiglia di imprenditori biancavillesi, i Capizzi, proprietaria di un fondo all’interno dei Calanchi del Cannizzola, al fine di creare un sito turistico, ha realizzato la Big Bench n.202 da cui poter ammirare il panorama. Si tratta di un’installazione molto particolare, una grande panchina, nata su progetto dell’architetto americano Chris Bangle. Queste panchine giganti, molto colorate e disposte in posizioni strategiche, diffuse nei luoghi più suggestivi del mondo, permettono di vivere a stretto contatto l’esperienza con la natura, apprezzando tutti i dettagli. L’iniziativa rientra nell’ambito del ‘BIG BENCH COMMUNITY PROJECT (BBCP)’ per il sostegno alle comunità locali, al turismo e alle eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala. La panchina dei Calanchi è azzurra e rosa. In questo anno è stata fotografata e condivisa in tutti i social.
La famiglia Capizzi ha investito e investe per creare un sito ad alta fruizione. Quest’anno alla panchina si è aggiunto anche un sentiero naturalistico per il trekkin. Il progetto nasce in sinergia con un team di altri giovani imprenditori del territorio e associazioni turistiche.
La valorizzazione del sito
Cuore di questo progetto che va espandendosi sempre più è la crescita e sviluppo sostenibile, il potenziamento del rispetto dei luoghi, la giusta fruizione della natura, un circuito esperienziale che permetta di sfruttare al meglio le risorse di questo territorio.
Dalle scorse settimane qui si possono svolgere numerose attività: trekking, passeggiate a cavallo, in quad, escursioni. C’è anche un’area con servizi igienici, area barbecue, uno spazio per montare le tende e ospitare caravan e camper, un ‘area pic nic comune con tavoli, panche e gazebo, tavolo da ping pong. Presente anche un servizio di ristorazione.
Un luogo ideale per trascorrere le gite fuori porta, fare le grigliate e vivere un’esperienza empatica in questo “luogo dell’anima“.