Pasqua a tavola con un menu alternativo senza carne e né pesce. Una tendenza che va per la maggiore non solo tra vegani e vegetariani ma tra i cultori del mangiar sano, fautori di un’alimentazione più consapevole con pochi grassi e calorie e che prediliga verdure e ortaggi di stagione.
Menu di Pasqua
Tradizionalmente il pranzo di Pasqua interrompe il lungo periodo della Quaresima caratterizzato da pranzi frugali ed alimentazione povera, almeno così era nella tradizione di un tempo. Per questo l’usanza vuole che sulle tavole pasquali siano presenti in quantità la carne, i salumi e tante altri prodotti che sono emblema di abbondanza e tripudio di sapori. Da qualche anno questa tendenza si sta invertendo e c’è chi preferisce ‘scremare’ al massimo l’abbuffata pasqualina con dei piatti semplici, genuini e comunque sempre molto gustosi. Protagoniste sono le verdure di stagione come piselli, fave, asparagi e carciofi ed altro ancora.
Con i carciofi e gli asparagi si possono preparare delle lasagne, buone e delicate, che non hanno nulla da invidiare alla versione classica con la carne e altri ripieni. Immancabili sono le frittate, molto indicate per le gite fuori porta di Pasquetta. Per la preparazione della classica frittata si possono utilizzare le erbette di campo, la cicoria, gli spinaci. Ingredienti che conferiscono alla pietanza quel sapore tipicamente campagnolo che è sempre molto apprezzato da vegetariani e non. I carciofi, oltre a essere utilizzati per i primi piatti sono anche degli ottimi secondi da fare fritti o al forno con un ripieno di mollica, prezzemolo e formaggio. Anche gli asparagi si possono utilizzare per i primi e per i secondi. Sono perfetti per il risotto e anche da accompagnamento con le classiche uova in padella.
Secondi gourmet
Non c’è Pasqua senza uova, sia dolci che salate. Infatti le uova sode si possono svuotare e fare ripiene con del formaggio spalmabile e insaporire con delle spezie. Quelle di cioccolato sono un ever green a cui nessuno riesce a rinunciare; una ‘coccola’ per grandi e piccini che chiude con dolcezza la festa. Ritornando al salato, sempre cavalcando l’onda veg, ricordiamoci che si possono fare delle ottime parmigiane (naturalmente senza prosciutto) solo con della besciamella e del pomodoro. Chi volesse essere integralista fino in fondo può preparare la besciamella con latte di soia e con l’olio invece che col burro, e anche in questo caso il menu light di Pasqua è salvo. Un altro secondo molto succulento è il polpettone di patate farcito con formaggi vari, piselli e carote; un trionfo di sapori che generalmente incontra il favore di molti commensali perchè sazia ma non appesantisce.
Dulcis in fundo
La tradizione pasticcera italiana per la Pasqua è ricca e abbondante. Ogni regione ha il suo dolce tipico che simboleggia la rinascita, la nuova vita di cui la festività pasquale è portatrice. Dalla colomba che è nazionale alla pastiera napoletana, dalle cuzzupe calabresi alle pecorelle di zucchero siciliane. Passando per le tante torte e pizze di Pasqua dei vari territori. Tutte le preparazioni sono unite da un denominatore comune ovvero sono a base di prodotti semplici e genuini: uova, farina, lievito madre, grano. Prodotti essenziali che danno vita a preparazioni dolciarie semplici ma dal gusto unico: non per niente sono i dolci di una tradizione secolare che nessuna nuova tendenza dei più sofisticati pastry chef riesce a scalfire.