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Crotone: l’omaggio di Mattarella alle vittime del naufragio, vicinanza e solidarietà ai migranti superstiti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio del 26 febbraio scorso. Il capo dello Stato ha anche visitato in ospedale i bambini superstiti della strage. Mattarella si è anche soffermato con i superstiti nella camera ardente allestita al Palamilone di Crotone.

Mattarella a Crotone

Dopo la visita ai superstiti in ospedale, Mattarella ha reso omaggio alle vittime. Si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare allineate al centro del palazzetto dello sport; ha sostato da solo, in silenzio, davanti ai feretri per alcuni minuti. Tanti gli applausi che i cittadini hanno riservato al presidente invocando “giustizia e verità” per la terribile strage avvenuta all’alba di domenica scorsa sulla costa di Steccato di Cutro. I parenti dei defunti hanno chiesto aiuto per il recupero dei dispersi e assistenza ai superstiti, Mattarella ha assicurato pieno sostegno ai profughi garantendo che si occuperà della situazione. Il capo dello Stato ha ribadito che gli afghani sono richiedenti asilo e la loro situazione è prioritaria. La richiesta più pressante rivolta al presidente è stata quella di aiuto per il rimpatrio delle salme e di sostegno a chi è sopravvissuto. 

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Mattarella all’uscita dell’ospedale di Crotone

Mattarella ha visitato nell’ospedale di Crotone i 15 superstiti, tra cui molti bambini. L’arrivo del presidente è stato preceduto da alcuni pacchi contenenti giocattoli fatti consegnare ai piccoli degenti superstiti che si trovano nel reparto di pediatria. Tanti doni tra cui peluche, pianole e piccoli robot telecomandati. “Presidente non ci abbandoni, non abbandoni questa terra”, questo il grido che si è levato all’uscita di Mattarella dall’ospedale.

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Il presidente conforta una migrante sopravvissuta al naufragio

Il naufragio, triste storia dei nostri giorni

Il naufragio del natante partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 67 persone tra cui donne e bambini. La Procura di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio. È stato aperto senza ipotesi di reato e contro ignoti il nuovo fascicolo che riguarda la catena dei soccorsi. I superstiti sono alloggiati al centro accoglienza di Isola Capo Rizzuto, ad occuparsi di loro i mediatori culturali, i volontari della Croce Rossa, e gli operatori sociali. Tra questi una squadra di psicologi che ha l’ingrato compito di supportare i sopravvissuti in questa fase di grande dolore e sofferenza per la perdita dei loro cari nell’ennesima tragedia del mare.

(Foto quirinale.it)

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